IL PERSONAGGIO
Riccardo ora ha la patente
Esame superato, sindrome di Down battuta: è il secondo caso conosciuto in Italia. L’ennesimo successo del ventenne bustocco, campione di ginnastica artistica e orgoglio dei suoi genitori

Riccardo Maino ha già bruciato tante tappe. Per dirne due: si è diplomato l’anno scorso al liceo artistico Candiani e continua a collezionare titoli tricolori nella ginnastica artistica.
Questa settimana il ventenne bustocco ha pure superato l’esame per il conseguimento della patente di guida B. E non ci sarebbe nulla di speciale se non fosse che il ragazzo ha la sindrome di Down. Che poi, in verità, per questo giovane dalla tempra straordinaria non c’è effettivamente nulla di strano.
Anche se l’abilitazione a condurre un veicolo, per chi ha la sindrome, rappresenta il secondo caso di cui si abbia notizia in Italia.
Papà Piero ribadisce «l’orgoglio nel vedere il mio ragazzo che supera ogni ostacolo con la dedizione e il sorriso». Mamma Marinella festeggia anch’essa questo ennesimo risultato: «Ci piace farlo sapere - spiega - perché il nostro Ricky continua a mandare dei messaggi bellissimi a tutti quanti, raccontando come la sua vita sia piena e che i limiti non esistano».
La storia speciale si è dunque concretizzata in motorizzazione a Varese, dove Riccardo si è presentato per la prova di guida ben pronto. Il test scritto lo aveva superato brillantemente e anche al volante nessun problema. «D’altronde - segnala la madre - è da tre anni che può muoversi con la mini-car e il passaggio su una macchina vera e propria è stato più agevole».
Oltretutto lo studio di motori e codice della strada lo ha dovuto conciliare con gli impegni lavorativi, perché dopo il diploma ha iniziato un impiego mattutino alla farmacia Bossi, come magazziniere, mentre il pomeriggio dà una mano nella tintoria di famiglia. Il tutto senza dimenticare gli allenamenti al Palariosto, dove ha sviluppato qualità incredibili agli attrezzi, «tanto che poco tempo fa è di nuovo diventato campione italiano al cavallo, alle parallele e alla sbarra».
Ora l’ennesimo gradino è stato superato. La commissione medica che ha dovuto valutare preliminarmente le condizioni per mettersi in totale sicurezza alla guida non ha rilevato nessuna ostativa per l’iscrizione alla scuola guida. Poi il resto Riccardo se l’è conquistato da solo. La mamma è entusiasta: «Ha fatto il percorso e le prove come tutti gli altri, appunto perché lui è come tutti gli altri. Ha la sindrome di Down, certo, ma ha una dedizione tale che non si pone mai limiti».
Semmai il ventenne bustocco potrebbe essere preso ad esempio, «perché ci insegna che la vita è meravigliosa e che ciascuno di noi deve lottare per riempirla di cose belle. Nostro figlio lo sta facendo da sempre e noi siamo davvero felici e orgogliosi di lui».
Per festeggiare mamma e papà hanno comprato la macchina nuova al neo-patentato.
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