LA DECADENZA
Degrado e pericoli alle Nord
Nuove occupazioni e allarmi nelle aree di via Bezzecca: il quartiere dimenticato

Rifiuti e droga a due passi dai binari. Intanto che si fanno attendere gli investimenti necessari a tradurre in pratica il progetto di riqualificazione depositato in Comune, l’area delle Nord riprende pian piano le caratteristiche che l’hanno resa una sorta di pietra di paragone ad indicare il livello di degrado raggiunto dalle altre zone della città di Busto Arsizio.
Come a dire che fare peggio di quel quadrilatero di strade con al centro la stazione delle ex Ferrovie Nord Milano, è davvero dura.
Non che non siano mancati i tentativi di arginare perlomeno il fenomeno. Circa un anno fa, infatti, venne dato molto risalto ad una operazione di sgombero che interessò il palazzo a lato del Teatro Sociale, dove avevano trovato rifugio alcuni senzatetto.
Benché la situazione fosse migliorata nell’immediato, in pochi potevano illudersi che senza una reale riqualificazione dell’intera zona, si sarebbero potute allontanare le più diverse forme di degrado in via definitiva.
Un campanello di allarme era stato suonato appena qualche settimana fa dai City Angels che monitorando di frequente entrambe le stazioni cittadine, solo con riferimento alle Nord parlarono di una situazione facile a scappare di mano.
Inutile sottolineare che il contesto in cui la stazione si trova inserita faciliti enormemente le cose.
Per farsene un’idea precisa conviene recarsi in via Bezzecca, che collega la via Vincenzo Monti, dove si affaccia la stazione alla via dei Mille, dov’erano ospitati i migranti, fino alla chiusura del contestatissimo centro d’accoglienza, esattamente alle spalle del Teatro Sociale e dello stabile sgomberato lo scorso autunno.
Proprio su questa piccola strada s’affacciano mura oltre le quali regna l’abbandono.
È facile notarlo, perché su ambo i lati, tra le mura sbrecciate e i pannelli di legno rimossi laddove le sostituivano in lunghi tratti demoliti, si sono creati passaggi e pertugi dai quali emergono rifiuti di vario genere e anche una bicicletta, forse ancora usata da chi frequenta abitualmente quel posto.
Secondo quanto riferiscono i viaggiatori più attenti, nel novero di tali frequentatori non mancano i soliti senzatetto, già in precedenza cacciati, ma sono in particolare altri soggetti a venire regolarmente notati, ossia gli spacciatori di sostanze stupefacenti e la loro clientela che giusto a due passi dalla stazione che collega Novara a Milano trovano un riparo ideale per quell’effimero sollievo che recherà loro soltanto rovina: la stessa che va riprendendo piede nell’area delle Nord, dove ogni anno che passa la sospirata riqualificazione s’allontana come un miraggio.
A farsi notare sono anche le altre aree, mezze demolite e mezze in cantiere sull’altro lato di via Dante, angolo via Monti o in via Concordia, davanti al parcheggio, lasciando invece da parte i vecchi stabilimenti e capannoni abbandonati, che almeno in un contesto di demolizioni e generale decadenza restituiscono il fascino e la memoria di un’epoca.
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