L’ALLARME
Razzia di bici in oratorio
Aumentano i casi di ragazzi vittime di furto. Ladri in azione anche fuori dalle chiese

Sono tempi duri per chi si sposta in bici: non deve vedersela soltanto con vie senza piste ciclabili e percorsi rischiosi, ma anche coi ladri di biciclette.
Sono sempre più diffusi i furti o tentati furti, commessi non solo per strade e nelle piazze, ma addirittura negli oratori. I racconti si sprecano: ci sono ragazzi che, trascorso il pomeriggio nei centri giovanili della parrocchia, non hanno più trovato la loro bici.
Qualche ladro se n’è impossessato appostandosi nelle vicinanze, approfittando della confusione per colpire indisturbato.
Accade in tutto il territorio, e in primis a Busto Arsizio, dove la frequenza di questo genere di furti è aumentata. Stesso copione anche a Castellanza.
«Ormai non ha più senso comprare al proprio figlio una bicicletta nuova, di valore – sbotta la castellanzese Antonella Maruelli – C’è sempre il rischio che qualcuno te la porti via. Alcune sere fa, in centro a Busto, un gruppo di persone ha cacciato dei ragazzini che stavano tentando di rubare una bici legata col catenaccio al cancello della chiesa. E’ successo anche al Palariosto, dove mio figlio gioca a basket: sono stati fermati altri due ladri che stavano tentando di rubare due bici spaccando i lucchetti».
Il fenomeno sta prendendo talmente piede che anche per i ragazzini diventa complicato muoversi in città in autonomia. Rimanere appiedato dopo un pomeriggio in oratorio con gli amici non è per nulla piacevole. Senza dimenticare, poi, anche il danno economico per le famiglie.
Resta la proposta di un’anagrafe delle bici, lanciata dal comandante Alfonso Castellone di Olgiate Olona (anche qui il problema è molto diffuso): stampando un codice identificativo sul telaio della bicicletta, potrebbe essere identificato il proprietario nel caso venisse ritrovata per strada da cittadini o agenti municipali.
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