A MALPENSA
Bancarotta e truffa: arrestato Matteo Pinciroli
Manette all’ex amministratore della Tws e a due collaboratori. Ai domiciliari la moglie dell’imprenditore, già sponsor di Atalanta e Legnano basket

È stato arrestato appena arrivato all’aeroporto di Malpensa. Gli uomini delle guardia di finanza lo aspettavano per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Milano, con lui sono finiti in manette anche due collaboratori.
Matteo Pinciroli e gli altri due arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, utilizzo di false fatturazioni e truffa. Nei guai è finita anche la moglie dell’imprenditore, agli arresti domiciliari.
Trentanove anni, notissimo a Busto Garolfo e non solo, Pinciroli è stato bloccato dalle fiamme gialle nel pomeriggio: era l’amministratore di fatto della Tws, azienda di Busto Garolfo specializzata nella produzione di polimeri per il settore tessile. Secondo quanto emerso durante le indagini dei finanzieri, Pinciroli avrebbe emesso false fatturazioni per dieci milioni di euro a favore di una società petrolifera completamente estranea ai reati contestati. Poi queste fatture sarebbero state presentate ad intermediatori finanziari attraverso società inglesi. In questo modo, secondo la ricostruzione della Procura, l’imprenditore avrebbe distratto vari milioni dal capitale societario, portando al fallimento la sua azienda e truffando gli stessi professionisti del ramo finanziario che avevano condotto l’intermediazione.
Piciroli era notissimo non solo a Busto Garolfo: con la sua attività ai tempi d’oro era stato sponsor dell’Atalanta Calcio e del Legnano Basket. Entrambe le sponsorizzazioni erano poi state abbandonate tempo fa, prima che la Tws fosse costretta al fallimento. Nel dicembre scorso il sindaco di Busto Garolfo aveva sollevato il problema del materiale chimico abbandonato sul piazzale dell’azienda, oggi affidata a un curatore fallimentare.
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