ALLARME
Chiuso il ponte. «È marcio»
La passerella in legno sul Villoresi è pericolante. Ordinanza del Comune

Un ponte in meno sul Canale Villoresi. A scanso di equivoci, la passerella in legno dietro il cimitero resterà chiusa.
Proibito passarci sopra in bici o a piedi, per quanto tempo allo stato è ancora presto per dirlo.
Visti i tempi che corrono, un occhio di riguardo a ponti e passerelle è quanto meno d’obbligo, ma non è il motivo per cui l’amministrazione comunale ha ordinato la chiusura del ponte in legno lamellare ad uso esclusivamente ciclopedonale, che prolunga il viale dei Tigli oltre il Villoresi, garantendo la via di accesso più breve e immediata dalla pista che costeggia il canale a piazza Lombardia, cuore del paese: «I motivi della chiusura erano di natura puramente ordinaria e riguardavano lavori programmati da tempo per la manutenzione del legno, che va ciclicamente trattato con vernice antitarlo e uno strato protettivo contro gli agenti atmosferici», spiega Giovanni Rigiroli, assessore ai lavori pubblici, che in questo periodo ha già ordinato una serie di manutenzioni e nuove asfaltature delle carreggiate e dei marciapiedi nelle vie Roma, 25 Aprile, Gramsci e Villaggio Franca, più quattro strade a Olcella, tra cui un tratto della centrale via Santa Geltrude.
Una volta transennato il ponte del viale dei Tigli, però, già nella fase preliminare dei lavori, ecco la sorpresa che ha fatto scattare l’emergenza: «Dopo lo sfalcio delle sterpaglie lungo gli argini - continua Rigiroli -, è apparsa una forte criticità nel legno che poggia sui basamenti in cemento armato e fissa il ponte tramite componenti in ferro. Insomma, in quella parte bassa, rimasta nascosta dalla vegetazione e maggiormente soggetta all’umidità per la vicinanza al canale, il legno è marcito».
Ecco quindi una seconda ordinanza, diramata quattro giorni fa, che di fatto prolunga il divieto e lo vincola alla relazione attesa da parte tecnica entro la fine della prossima settimana. «Vista la situazione, abbiamo deciso di sospendere i lavori programmati, di tenere chiuso il ponte in via precauzionale e di chiamare un tecnico per un sopralluogo dal quale dovrà dirci quali reali pericoli ci siano e cosa sia meglio fare per rimediare. Al momento, perciò, non è possibile dire quanto resterà chiuso il ponte, né cosa servirà farci, né quanto ci costerà», conclude l’assessore .
Per questa situazione, l’incomodo per gli utenti ne esce comunque limitato: resta infatti aperto e fruibile il secondo ponte, o passerella ciclopedonale che scavalca il Villoresi circa 150 metri più in là. Mentre la passerella chiusa per cautela ha circa una quindicina di anni, che ne fanno la prima nel suo genere in paese, quella rimasta aperta è di costruzione più recente e risale al 2012, a sufficiente garanzia di una migliore tenuta.
In più si contano i due ponti storici di Busto Garolfo, entrambi in cemento e aperti anche al traffico veicolare, sulle direttive che portano rispettivamente a Casorezzo e a Inveruno.
La seconda delle due, quella che prosegue verso Inveruno, è inoltre costeggiata proprio dalla passerella agibile, che consente di raggiungere il centro di Busto solo al costo di qualche pedalata in più rispetto a quelle che servirebbero passando per il cimitero.
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