LA TRASMISSIONE
Busto generosa, caso nazionale
Ospite di UnoMattina il nostro Marco Linari. Ancora mistero sull'identità del generoso donatore

"Siamo sulle tracce del serial benefattore. Speriamo si faccia vivo e ci telefoni!".
Elisa Isoardi e Duilio Giammaria hanno guidato giovedì 10 aprile, a UnoMattina, un ampio spazio dedicato alla vicenda che incuriosisce dal giugno 2013 l'intera città.
Il "caso" di Busto Arsizio è stato affrontato con diversi servizi e con la presenza in studio a Roma, di Bruno Ceccuzzi, presidente della sezione Aias, e di Sonia Puricelli, mamma di Ettore, uno dei bimbi spastici seguiti dall'associazione.
Da Milano era in collegamento Marco Linari, il giornalista della Prealpina che ha seguito fin dagli inizi questa storia e da tempo indaga per scoprire chi sia il misterioso benefattore che ai 41mila euro elargiti lo scorso giugno ha aggiunto di recente 10mila euro donati all'Unitalsi bustese.
L'approfondimento è stato giocato come una vera caccia al personaggio "seriale" : "Agisce con la complicità del buio...", "il bottino è di 51mila euro", "siamo sulle sue tracce". Tutte frasi tipiche della caccia a un bandito. In questo caso, però, la serialità è collegata a una profonda generosità che finora non ha spiegazioni. E, probabilmente, continuerà a non averne, perché quanti hanno beneficiato delle donazioni non hanno alcuna intenzione di rivelare nè nomi nè particolari utili a rintracciare il "ricercato".
Le immagini hanno mostrato Alberto Bossi, presidente dell'Unitalsi, mentre indicava la cassetta della posta in cui ha trovato i contanti e un biglietto che recitava "Grazie per quello che siete e tutto quello che fate".
Ceccuzzi è stato quindi presentato come una delle "vittime" del benefattore:
"Se anche conoscessi il nome, non lo rivelerei - ha detto - Potrebbe essere un vicino di casa, un compagno di scuola. Busto è una piccola città, ci conosciamo tutti. Non è facile raggiungere la nostra cassetta, devi attraversare un giardino pieno di mamme e bambini: lui riesce a non farsi beccare".
"I cinque responsabili dei gruppi scelti dal benefattore - ha detto Linari - non direbbero nulla nè a me nè all'interessato. Credo sia qualcuno che vuole aiutare figli disabili, adulti disabili, bambini malati come quelli seguiti dall'Associazione Bianca Garavaglia, altri figli che hanno perso la via come quelli della comunità Marco Riva. Scoprire chi sia è difficile".
Un altro servizio girato in centro ha mostrato i pareri della gente. Poi si è passati alla casa alloggio dell'Anffas: Pietro Magistrelli, presidente da 25 anni, ha parlato di Busto come "città ricca che sa donare".
Linari ha concluso ricordando che Busto è capitale di una generosità "attuata in silenzio e non sbandierata". Mamma Sonia ha ringraziato a nome di tutte le famiglie. A questo punto, al "ricercato" non resta che continuare le sue elargizioni: finora hanno generato buoni frutti.
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