LA DENUNCIA
Busto, i botti uccidono i piccioni
Molti esemplari morti a Capodanno, il video alla polizia locale

Verrà fornito alla polizia locale il video della morìa di piccioni girato nel pomeriggio di Capodanno dalla presidente di Casaringhio Sara Vega: immagini degne di un film splatter, per stomaci forti. «D’altronde è giusto che la gente si renda conto di cos’è accaduto», osserva Vega, che con la sua associazione è impegnata a tutelare la salute e la dignità di persone e animali.
Ciò che si temeva alla vigilia della notte di San Silvestro, è puntualmente accaduto: il fragore dei botti ha provocato non pochi problemi a cani e gatti. Ma questo in un certo senso era un rischio prevedibile. Quello che nessuno poteva aspettarsi era l’altra brutta - anzi macabra - scoperta, che risale a lunedì pomeriggio: il parcheggio dell’ex Carrefour tra via Lonate e via delle Allodole era pieno di carcasse di piccioni, dilaniate pare da esplosioni. Ben 10 carcasse, stese proprio accanto ai petardi esplosi.
Sul fatto che la causa della mattanza sia da ricercare nei botti, Sara Vega non ha dubbi: «Mi sono confrontata con persone che si occupano di piccioni, e anche loro ritengono che la morte sia dovuta alle “esplosioni”. Poi, certo, sulle carcasse dei volatili si sono avventati gatti e altri animali. Ecco perché li abbiamo ritrovati in quelle condizioni».
Tra tanti piccioni morti, ne è stato individuato uno ancora vivo: «Per fortuna sta molto meglio - fa sapere la presidente di Casaringhio -. Certo per lui non deve essere stato facile trovarsi ferito in mezzo ai suoi simili così ridotti».
Il disastro, ormai, si è compiuto: si spera almeno che sia da monito per il futuro, anche se le battaglie culturali contro i botti non hanno fin qui prodotto grandi risultati: «Tutto dipende dal buon senso delle persone – osserva Sara Vega -. Le ordinanze con i divieti si possono anche fare, ma è oggettivamente impossibile controllare che vengano rispettate. Bisogna che la gente capisca da sé che, sparando i botti, si procurano seri problemi non solo agli animali, ma anche, non dimentichiamolo, a tante persone fragili».
Il ritrovamento dei piccioni è avvenuto appunto in zona Madonna Regina, dove erano state segnalate esplosioni particolarmente fragorose, ma non è escluso che anche in altre zone di Busto possa essere accaduto qualcosa di simile. Non necessariamente la notte di Capodanno, visto che in città si sentono sparare botti già da prima di Natale. «Mi auguro che l’anno prossimo prevalga il buon senso, e si faccia festa senza danneggiare i più deboli» l’auspicio della presidente di Casaringhio.
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