LA CERIMONIA
Busto, il ricordo dei martiri della Comerio
Oggi la commemorazione: «Fare memoria per legare le generazioni con i valori»

Il senso della commemorazione svoltasi oggi pomeriggio, sabato 20 gennaio, a Busto Arsizio, a 80 anni dalla deportazione della commissione interna dell’azienda, è stato sintetizzato dal rappresentante sindacale della Ercole Comerio: «Facciamo memoria non solo per rispetto verso quei lavoratori, ma per creare un legame di valori tra le generazioni». Ricordare il passato per tracciare una rotta per il futuro. I martiri della “Ercole Comerio” sono stati ricordati al parco Comerio di via Magenta, davanti alla lapide su cui sono incisi i loro nomi.
L’ARRESTO E LA DEPORTAZIONE
Era il 10 gennaio 1944, quando alcuni lavoratori della ditta Comerio – Vittorio Arconti, Arturo Cucchetti, Ambrogio Gallazzi, Alvise Mazzon, Giacomo Biancini, Guglielmo Toia e Melchiorre Comerio – vennero arrestati dai nazifascisti per aver fomentato uno sciopero. Solo Melchiorre venne rilasciato, tutti gli altri furono deportati nel campo di sterminio di Mauthausen. Arconti, Gallazzi e Cucchetti non fecero più ritorno a casa, mentre Mazzon morì pochi mesi dopo la fine della guerra per gli stenti patiti nel lager. Ieri, a 80 anni dalla deportazione, è stata onorata la loro memoria, così come quella di altri lavoratori della Comerio che hanno perso la vita per la libertà: i partigiani Giovanni Ballarati, Luigi Caimi, Rodolfo Mara, Bruno Raimondi e Mario Vago.
AMMINISTRAZIONE COMUNALE E ANPI
Alla cerimonia erano presenti il sindaco Emanuele Antonelli, con la presidente del consiglio comunale Laura Rogora, gli assessori Manuela Maffioli (vicesindaco), Daniela Cerana, Salvatore Loschiavo, Maurizio Artusa, i consiglieri Valentina Verga (con la fascia di vicepresidente della Provincia) e Maurizio Maggioni; il sindaco di Castellanza Mirella Cerini, esponenti dei comuni di Gorla Minore, Olgiate Olona, Villa Cortese. Nutrita la presenza delle associazioni, dall’Anpi ai partigiani cattolici della Federazione italiana volontari della libertà, gli alpini, le crocerossine, i familiari dei caduti e dispersi in guerra, solo per citarne alcune.
L’EX MINISTRO
C’era anche Mariapia Garavaglia, ex ministro della Sanità, attualmente presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani cristiani. Dopo la cerimonia al parco Comerio, la commemorazione è proseguita al Museo del Tessile, dove Garavaglia è intervenuta sul tema “Passato, presente e futuro: tutto da salvare, tutto da tramandare”.
La commemorazione civile è stata accompagnata da un momento musicale proposto dagli studenti del “Candiani Bausch” e dalle letture dei ragazzi del liceo classico “Crespi”.
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