LA RIQUALIFICAZIONE
Busto, area Nord: la città degli anziani non si farà
Tramonta il senior living. Stop agli abusivi accanto al Teatro Sociale: edificio messo in sicurezza

Non si farà il senior living nell’area delle Nord a Busto Arsizio, mentre l’edificio fatiscente a fianco del Teatro Sociale è stato messo in sicurezza per fermare gli ingressi degli abusivi: l’azienda che ha rilevato il lotto all’asta sta ragionando sui possibili progetti da sviluppare nei prossimi mesi. Ma come procede il rilancio dell’area delle Nord? Se lo chiedono i tanti cittadini che passano da quella zona, a cominciare dai pendolari, che pagano in prima persona le conseguenze di uno stallo durato decenni. Con la variante al Pgt voluta da Isabella Tovaglieri da assessore all’Urbanistica, e il lavoro su più fronti del suo successore Giorgio Mariani, la macchina della rigenerazione si è messa in moto.
I PROGETTI
Non tutti i progetti annunciati inizialmente sono però destinati a concretizzarsi. Non sarà infatti realizzato il senior living per anziani autosufficienti, previsto in un primo momento nel masterplan. La società francese Domitys, che aveva mostrato un forte interesse a insediarsi nell’area delle Nord con una propria struttura (sarebbe stata la seconda in Lombardia dopo il Domitys Quarto Verde di Bergamo), ha infatti scelto di rivolgere altrove le proprie attenzioni, e così l’opzione Busto si può considerare stralciata. L’idea era quella di creare in uno dei lotti privati dell’area delle Nord (tra le vie Bezzecca e Monti) una residenza per anziani autosufficienti da 7.500 metri quadrati, più altri spazi destinati ai servizi e un parcheggio da 75 posti. Piano ormai archiviato. A differenza delle Rsa – che ospitano anziani fragili o non autosufficienti (con la relativa assistenza medico-infermieristica) – i senior living sono dedicati ad over 65 sostanzialmente indipendenti e autonomi (tant’è vero che non è prevista un’équipe medica vera e propria). Rispondono insomma ad esigenze di socialità, sicurezza e servizi, non di assistenza sanitaria. Proprio la funzione sociale sembrava particolarmente indicata per la futura area delle Nord ma, come detto, il progetto del senior living è accantonato. E al momento non ci sarebbero opzioni alternative sul tavolo.
EDIFICIO IN SICUREZZA
Qualcosa si muove invece sull’area tra via Vincenzo Monti e via Dante, dove sorge l’edificio abbandonato adiacente al Teatro Sociale “Delia Cajelli”. L’immobile – da anni oggetto di periodiche incursioni di abusivi – è stato messo in sicurezza dall’azienda che ha rilevato quel lotto all’asta nel dicembre 2023. Si tratta di una società del territorio, particolarmente all’avanguardia nel settore delle energie rinnovabili. Ora il nuovo proprietario dell’area dovrà decidere che tipo di progetto approntare su quella superficie. Per ora, quantomeno, sono scongiurate le “visite” dei disperati (non pochi) che bazzicano la zona della stazione.
RITMI LENTI
Un percorso di rinascita che procede con ritmi inevitabilmente lenti, perlomeno nella parte più vicina alla stazione (che a sua volta sarà riqualificata attraverso il progetto Fili delle Ferrovie Nord, con una serie di interventi da 26 milioni complessivi).
Invece “già” entro il 2026 dovrà essere conclusa la rigenerazione della piazza del mercato, finanziata dalla Regione per 15 milioni di euro.
Il servizio completo sulla Prealpina di sabato 26 ottobre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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