IL RAGGIRO
Busto, la truffa del cane scomparso
Ferma i passanti e chiede aiuto per l’animale: in realtà mira agli orologi di lusso

«Scusi, ha visto un cane qui vicino? Mi è scappato». È iniziato con questo approccio – apparentemente plausibile e del tutto innocente – un tentativo di furto fortunatamente sventato in extremis, ma di cui vale la pena parlare perché è già stato sperimentato in almeno due occasioni nel centro di Busto Arsizio.
Ragazza agitata
I fatti sono questi. Qualche giorno fa una donna – dopo aver parcheggiato in zona via Cavallotti-corso Europa – viene fermata da una ragazza visibilmente agitata. «Oddio, mi è scappato il cane, per caso ne ha visto uno qui vicino?» domanda la giovane, scossa ma dai modi molto educati. Ottenuta una risposta negativa («No, mi dispiace, non ho visto nessun cane»), la ragazza continua a bofonchiare qualcosa in maniera per la verità piuttosto fumosa. Al termine della breve conversazione, la giovane porge la mano alla donna, concludendo il breve e convulso colloquio con un “Grazie lo stesso”.
Mano “galeotta”
Con quella stretta di mano non richiesta, però, la giovane ha tentato il “colpaccio”, allungando la mano - in maniera quantomeno sospetta - fino al polso su cui si trovava l’orologio di lusso della signora alla quale aveva appena chiesto l’informazione sul presunto cane smarrito. La potenziale vittima, sentita puzza di bruciato, ha rapidamente sottratto la mano dalla pericolosa stretta di quella che – ormai è chiaro – era una malintenzionata. La storia però non finisce qui. Perché la donna ha raccontato ad alcune amiche lo strano episodio capitatole in centro. Scoprendo che anche un’altra persona - questa volta nella centralissima piazza Garibaldi - era stata fermata, molto verosimilmente dalla medesima ragazza, con la stessa scusa del “cane scappato”.
La truffa del cane
A questo punto è evidente che nessun animale fosse in realtà sfuggito al controllo della giovane, che ha studiato questa messinscena nel tentativo, per la verità abbastanza maldestro, di sottrarre orologi costosi (o altri oggetti di valore) a chi ingenuamente dovesse darle retta, credendo alla storiella del cane scomparso e della padroncina spaventata. Al momento non è dato sapere se, in qualche caso, la pantomima abbia “funzionato”. Ma raccontiamo l’episodio proprio per evitare che qualcuno ci caschi. La donna fermata vicino a corso Europa fa sapere che questa ragazza aveva i capelli mori e non aveva particolari inflessioni dialettali. Non ci sono altri dettagli, ma al di là dell’outfit, già solo la richiesta di aiuto per il cane scappato (si fa per dire) dovrebbe insospettire una potenziale vittima. Del resto è sempre fondamentale tenere gli occhi ben aperti, soprattutto in questi tempi in cui le truffe sono quasi all’ordine del giorno.
© Riproduzione Riservata