GESTIONE RIFIUTI
Busto, lite fra Comitato No Inceneritore e Pd
All’accusa di «tradimento» i dem replicano: «Con Neutalia nuove soluzioni»

Il Pd respinge l’accusa di tradimento incassata dal Comitato No Inceneritore. Il gruppo di Borsano, in vista del voto di stasera sulla fusione di Accam in Neutalia, in consiglio comunale, contesta la posizione dei dem che, nella commissione consigliare del 14 giugno, di fronte alla presa d'atto dell'azzeramento del capitale della partecipata Accam Spa, hanno deciso (agli occhi del Comitato) una «vergognosa astensione», come ha scritto Emanuele Fiore.
CHIUSURA
«Tra i punti chiave del patto per le elezioni comunali di ottobre, al primo posto il Pd aveva la chiusura dell'inceneritore e una nuova gestione del rifiuto. Non potevamo prevedere - dice il Comitato - l'intervento del consigliere Maurizio Maggioni che arrivava a ipotizzare una platea di 1.500.000 persone che potrebbero conferire rifiuti all'inceneritore bustocco: un evidente tradimento non solo verso gli obiettivi del Comitato, che non ha natura partitica, ma anche verso quei cittadini elettori che avevano prestato fede a quell'impegno elettorale».
Il commento è duro: «A quanto pare, in qualunque programma venga scritta la chiusura poi viene smentita nei fatti: la scorsa consigliatura toccò al sindaco Antonelli che in campagna elettorale al teatro Aurora aveva dichiarato ai borsanesi di voler andare in continuità con il suo predecessore e, quindi, di chiudere l’inceneritore e restituire l’area bonificata. Oggi ci tocca assistere allo stesso spettacolo con il Pd e il disappunto cresce verso i cambi di prospettiva post voto».
«ACCUSE INFONDATE»
La segreteria dem guidata da Paolo Pedotti, ora replica: «Si tratta di accuse infondate che strumentalizzano la delibera di fusione di Accam in Neutalia per diffondere informazioni false sull’impegno che abbiamo assunto rispetto all’attuale impianto. Il Pd rimane coerente nello sforzo di arrivare alla chiusura dell’attuale impianto attraverso il piano industriale della Newco. La delibera in discussione non affronta questo passaggio, mentre rafforza la posizione di Neutalia, elemento fondamentale affinché si concretizzi la svolta verso l’economia circolare».
Il Pd rivendica coerenza: «Già con la posizione assunta durante la precedente campagna elettorale il tema della società è stato scisso da quello dell’impianto. Sulla prima c’è una forte discontinuità nel management societario che ci fa ben sperare. Inoltre, la Newco è ormai operativa, non ha senso contestarla insieme all’impianto come vorrebbe il comitato perché invece è il principale motore della possibile chiusura dell’impianto - afferma Pedotti - rispetto a questo siamo coerenti nel chiederne la sostituzione con alternative innovative e meno impattanti a livello ambientale. Da parte nostra c’è sempre stata preoccupazione sul mantenere gestione e smaltimento dei rifiuti in loco: non si tratta di un obiettivo alternativo ma complementare».
I dem invitano il Comitato (ora in consiglio comunale con Emanuele Fiore, consigliere di Popolo, Riforme, Libertà) a «riflettere sulle soluzioni alternative all’inceneritore»: «Preferisce contestare tutto ciò che si distingue dalla chiusura qui e ora della società e dell’impianto, dichiarandosi ostile a qualunque posizione diversa, che contempli anche soluzioni differenti».
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