SANITA’
Busto: il medico va in pensione, famiglie preoccupate
A Sant’Anna, comunità di 1.100 nuclei familiari, un ambulatorio tutto nuovo rischia di rimanere vuoto

L’idea di restare senza medico li terrorizza. Anche alla luce di ciò che è accaduto negli altri quartieri cittadini, a Castellanza e nella Valle Olona. Per questo i residenti del villaggio Sant’Anna, a Busto Arsizio, mettono le mani avanti: il dottor Giorgio Portioli a breve andrà in pensione, il sostituto va trovato subito. «Invitiamo qualche giovane medico a farsi avanti perché abbiamo un ambulatorio bellissimo» dice Milvia Parietti, presidente dell’Aido di Busto Arsizio che dà voce alle preoccupazioni di un intero quartiere.
«Abbiamo una struttura sanitaria con guardia medica, ci sono anche alcuni ambulatori nuovi che aspettano solo di essere occupati da professionisti e medici di famiglia», spiega offrendo una soluzione già bella e pronta. «Sant’Anna è una comunità di 1.100 famiglie, molti sono anziani soli e senza auto: per loro non poter avere il medico sotto casa sarebbe un problema enorme».
LA PROPOSTA
Parietti interpreta un sentimento che nelle ultime settimane è molto diffuso tra i residenti del quartiere: non vuole innescare una polemica, ma solo portare il contributo della gente per trovare una soluzione: «Il sindaco Emanuele Antonelli - è la proposta - non potrebbe lanciare un appello affinché qualche bravo professionista spenda un giorno la settimana per aprire un ambulatorio in una struttura ben attrezzata ad accoglierlo?».
LA PREOCCUPAZIONE
Che la preoccupazione nel quartiere sia alta è un dato di fatto: «Ho visto l’esperienza dei miei genitori anziani - afferma Gino Gui, che a Sant’Anna è un volto decisamente noto -: è necessario avere nel quartiere un dottore di base, la preoccupazione è elevata e l’idea che non ci possa essere un riferimento sta mettendo la comunità in agitazione». Niente come l’idea di restare senza dottore a cui far riferimento getta le persone, soprattutto gli anziani, nel panico.
L’IDEA DELLA RACCOLTA FIRME
«Qualcuno ha già parlato di raccolta firme per una mobilitazione - aggiunge Gui - Ma non è questa la soluzione: confidiamo nei medici giovani, che possano trovare attrattivo avere un ambulatorio a Sant’Anna e fare esperienza. Più che l’appello al sindaco che magari può intercedere, facciamo affidamento sui dottori giovani e sull’Ats». Per non restare senza medico, al Villaggio Sant’Anna preferiscono giocare d’anticipo.
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