FESTA E ABUSI
Busto, violenza sessuale al party: condannato a due anni
Vittima un’amica della padrona di casa

Vuoi mettere che bello un party fino a notte fonda poco dopo Ferragosto nella villa di famiglia senza mamma e papà tra i piedi? Un’occasione davvero ghiotta che una studentessa della cosiddetta Busto Arsizio bene, aveva subito colto al volo, invitando alla festa una fetta consistente della propria cerchia allargata di amici. Amiche e amici della zona, così come residenti altrove. Come nel caso di una genovese, oggi venticinquenne, sua amica sin dai tempi dell’Erasmus trascorso assieme.
CONDANNA E RISARCIMENTO
Purtroppo per lei, quella sera del 17 agosto del 2020, la giovane ha avuto modo di toccare con mano che cosa significhi essere vittima di violenza sessuale. Abusi sessuali subiti da un giovane, residente nel Legnanese, trent’anni quest’anno, che conosceva la padrona di casa. Condannato in abbreviato dal Tribunale di Busto Arsizio a quattro anni di reclusione, in appello ha invece concordato due anni con la condizionale, complice l’avvenuto risarcimento di 10 mila euro alla parte offesa, costituitasi parte civile.
IL BAGNO VESTITA
Premesso che l’atmosfera tra i partecipanti era decisamente su di giri, sta di fatto, però, che l’imputato sin da subito aveva mostrato una condotta parecchio sopra le righe e, incurante della presenza della fidanzata, una particolare predilezione per l’ospite ligure. Predilezione di cui quest’ultima avrebbe fatto volentieri a meno. Dopo che qualcuno le aveva fatto fare un bagno vestita, avendola spinta in acqua per scherzo, il nostro l’aveva aiutata ad uscire, prendendola per le braccia. Qui, però, con una mossa repentina, l’aveva costretta a subire una pacca sul sedere. La ragazza, sebbene sconcertata, aveva preferito far finta di niente per non mettere in imbarazzo l’imputato davanti alla fidanzata. Avrebbe potuto finire lì.
BLOCCATA E ABUSATA
Ma quel giovane ha fatto ben di peggio. Accortosi che l’amica della padrona di casa si era appartata con un giovane, conosciuto alla festa e con il quale, si è saputo poi, aveva consumato un rapporto sessuale consenziente, l’aveva sorpresa sola e ancora mezza nuda nel letto di una stanza al primo piano della villa. Le era saltato addosso, sdraiandosi sopra e impedendole di muoversi, e l’aveva toccata un po’ dappertutto. Respinto in malo modo, era ritornato alla carica e, nonostante la ragazza gli urlasse di smettere, l’aveva abusata.
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