IN TRIBUNALE
Non versa l’assegno per le figlie, assolto l’ex assessore Buscemi
Il pm aveva chiesto otto mesi di carcere per l'ex esponente della giunta regionale

A processo per omesso mantenimento delle figlie, l’ex assessore regionale Massimo Buscemi è stato assolto ieri, lunedì 30 aprile, dal giudice Cristina Ceffa. Le motivazioni per cui «il fatto non costituisce reato» saranno depositate tra quindici giorni. L’ex esponente di Forza Italia e la moglie, Isabella Peroni, divorziarono nel 2009. Per il mancato versamento dell’assegno mensile di 3mila euro relativo al periodo che si conclude nel 2016 il giudice ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizione. Il pm Nicoletta Matricardi aveva chiesto otto mesi, pena a cui si era associato l’avvocato di parte civile Tiberio Massironi. Il legale di Buscemi, che dopo la separazione ha avuto altri due figli da Erika Daccò (figlia del mediatore d’affari Pierangelo) ha depositato una memoria con le dichiarazioni dell’imputato che non è mai comparso in aula (presentando anche certificati per una forma ansiosa) e illustrato lo stato di indigenza in cui il sessantatreenne è caduto dal 2013. Precisa Massironi: «Nel 2022 il giudice civile dell’esecuzione ha condannato l’imputato al pagamento di 265mila euro. Faremo valere la sentenza e appelleremo quella di ieri».
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