OPERE E INNOVAZIONE
Busto, l’arte regna al Campus Reti
Paneghini cicerone tra la sua raccolta contemporanea

Arte e innovazione: un connubio diventato realtà all’interno del Campus di Reti Spa, in via Mazzini. Gli edifici che ospitano questa eccellenza dell’imprenditoria italiana (Reti è leader nel settore It Consulting e System Integration) sono infatti abbelliti da centinaia di opere d’arte contemporanea, appartenenti alla collezione di Bruno Paneghini (amministratore delegato dell’azienda) e della moglie Ilenia. Ieri pomeriggio, 3 aprile, in occasione del BA film festival, tanti cittadini di Busto hanno avuto l’opportunità di visitare la collezione: guida d’eccezione, proprio Paneghini, che ha accompagnato i due gruppi di visitatori (il programma prevedeva due “tour” da un’ora ciascuno) tra le opere che abbelliscono gli smart building di Reti. Il Ceo dell’azienda bustocca ha saputo coinvolgere il pubblico, dimostrando non solo passione ma anche competenza nell’ambito dell’arte contemporanea.
La collezione è molto variegata: si va dall’arte povera alla pop art fino alle opere più concettuali, passando dal design più creativo e innovativo. Sono presenti un po’ tutti i generi (sculture, dipinti, fotografie, installazioni). Le opere sono di dimensione variabile e portano la firma sia di autori già molti noti (tra gli altri Jannis Kounellis, esponente di primo piano dell’arte povera), sia di artisti emergenti. Non mancano anche artisti bustocchi come il duo Urban Solid, attivo a livello internazionale e molto apprezzati nell’ambito della street art.
Ieri sera il campus è stato teatro della presentazione dell’opera virtuale “Il silenzio e il canto” del bustocco Alessandro Solbiati.
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