RICORDO DELLE FOIBE
Busto, tutti d’accordo sul parco “Norma Cossetto”
Meloniani soddisfatti: «Ci voleva FdI per trovare unanimità». Al gazebo la deputata Frassinetti

«Ci voleva Fratelli d’Italia per mettere d’accordo tutti». Dietro la battuta scherzosa, il segretario Massimiliano Nardi non nasconde la soddisfazione del circolo bustocco di FdI per l’approvazione all’unanimità ottenuta in consiglio comunale dalla proposta di intitolare un parco cittadino a Norma Cossetto, studentessa italiana infoibata dai partigiani titini nel 1943. La mozione è stata accolta e condivisa da tutta l’assise, con tanto di applauso dell’aula al completo: il Pd ha aggiunto un emendamento (anch’esso approvato) che invita l’amministrazione a coordinare un progetto, col coinvolgimento delle scuole, che porti la città di Busto Arsizio a partecipare agli eventi della rassegna “Capitale Europea della Cultura 2025” che si svolgeranno a Gorizia e Nova Gorica.
«Importante e significativo aver raggiunto l’unanimità su questo tema – commenta la deputata di FdI Paola Frassinetti, passata stamattina, 12 febbraio, al gazebo allestito in via Milano dai meloniani per promuovere il presidenzialismo -. Non dappertutto il ricordo degli esuli e delle foibe è stato condiviso: basti pensare al convegno organizzato dal rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari. Ho chiesto al ministro dell’Università Maria Cristina Messa di intervenire per frenare questa deriva». Attraverso il parlamentare Luca De Carlo, Fratelli d’Italia ha anche avanzato una proposta di legge per revocare l’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana” al maresciallo Tito.
Quanto ai contrasti a livello nazionale tra Fratelli d’Italia e Lega, diventati evidenti dopo le elezioni del presidente della Repubblica, Frassinetti non teme ripercussioni sul territorio (e dunque anche a Busto, dove i meloniani e il Carroccio sono alleati): «In ambito locale le maggioranze reggono senza scossoni – osserva l’onorevole -. Certo, il problema esiste: è innegabile che le elezioni del Capo dello Stato abbiano evidenziato una spaccatura. Noi siamo stati coerenti con la parola data agli italiani, qualcun altro no. Ma ripeto, in ambito amministrativo sarà difficile scardinare alleanze consolidate da anni, se non da decenni».
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