ITE TOSI
Busto, una scuola senza docenti
Aule rinnovate e più green, ma mancano all’appello 50 professori

L’estate l’ha passata a ideare nuovi progetti e a girare l’Italia, da oggi Amanda Ferrario riprende le attività con i docenti e il personale scolastico, ma all’Ite Tosi, come in quasi tutte le scuole italiane, mancano insegnanti con cui programmare il percorso didattico. All’appello risultano assenti in 50 rispetto ai 280 complessivi. Un bel gap da colmare. «Il governo centrale – commenta la dirigente – è disallineato rispetto ai nostri tempi. Non si può arrivare agli ultimi giorni di agosto, queste procedure non hanno senso. Ci scontriamo con una burocrazia elefantiaca».
SUPPLENZE ANNUALI
Cinquanta cattedre scoperte sono un ostacolo notevole. Il timore è di dover contare su supplenze annuali. «Mancano colleghi in discipline importanti, dalla matematica all’italiano, oltre alle materie di indirizzo. Spero tanto che chiunque arrivi al governo prenda in mano la situazione e la pianti di dare retta a chiunque: il reclutamento va gestito diversamente, agli studenti serve continuità – chiarisce Ferrario, che al ministero della Pubblica istruzione ha lavorato un paio di anni fa – Confido che arrivino docenti di ruolo. Qualcuno a fine luglio aveva detto sì, poi ha rinunciato perché fuori regione e con costi elevati di vita e di trasferta. Ma noi non possiamo avere supplenti che non conosciamo. Si deve intervenire immediatamente, non si possono rimandare riforme del reclutamento».
Ferrario, agguerrita come sempre, non demorde. In estate ha cambiato volto alla scuola di via Stelvio. E ha preparato con il suo staff interessanti novità per i ragazzi. «La scuola è completamente cambiata. Saranno gli studenti a spostarsi, secondo la lezione – spiega – Il docente sarà proprietario dell’aula e ogni spazio è stato rinnovato con sfondi a tema. Abbiamo rifatto gli ingressi, le palestre, le aule sono caratterizzate, banchi e pareti sono immersivi. I ragazzi hanno bisogno di muoversi, non possono stare sei/sette ore incollati a un banco. È anacronistico. Si muoveranno loro invece dei professori, avranno 5 minuti per cambiare armadietto. Questo permette un approccio diverso. Avremo poi un’arena immersiva: l’aula magna è dotata di un maxischermo circolare per la realtà aumentata in 3 dimensioni. Organizzeremo cineforum a tema». E poi pannelli fonoassorbenti per mensa e sala insegnanti, serre verticali nei corridoi, che gli studenti potranno curare crescendo salvia, rosmarino e altri aromi. Infine, colonnine per la ricarica elettrica di auto, bici e moto.
QUATTROCENTO MATRICOLE
La novità più particolare è dedicata ai 400 primini: il 5, 6 e 7 settembre vivranno una esperienza collettiva a Marina di Massa a Torremarina. «Con trenta tutor di quarta e quinta e 40 tra docenti, pedagogista e psicologa – conclude la dirigente – si conosceranno tra loro e incontreranno staff di dirigenza e professori. Sono i ragazzi che alle medie hanno patito la pandemia, hanno bisogno di uscire, di stare insieme. Faremo anche i giochi senza frontiere nella grande piscina. Occorre offrire nuove occasioni, stiamo pensando a qualcosa di innovativo anche per le terze, appena iniziate le lezioni il 12 settembre». Unico impegno: ai genitori è stato chiesto di evitare che i ragazzi partano con il cellulare in tasca. La scuola che si vive e che aiuta a socializzare ne può anche fare a meno.
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