A MOLLO
Ca' dei Santi ancora allagato
Terzo allagamento in quattro anni: il relais di via Molini Trotti invaso dall'acqua dell'Olona e della Roggia Molinara. Intervengono sindaco e Protezione civile. Danni alla struttura e titolari costretti a una nuova chiusura per almeno un giorno

Ennesimo allagamento al relais Ca' dei Santi di Olona, durante il primo pomeriggio di giovedì 26 dicembre.
La causa della terza inonadazione in quattro anni è duplice: da un lato l'esondazione di un tratto dell'Olona, i cui argini erano protetti solo da alcuni sacchi di sabbia posti dalla Prociv nel luglio del 2012 e spazzati via dalla corrente nel pomeriggio di Santo Stefano.
Dall'altra, l'esondazione della roggia molinara, che - stando ai tecnici - sarebbe stata interrata, ai tempi della trasformazione del vecchio mulino da fattoria in relais, in modo irregolare.
Tuttavia, la potenza del corso d'acqua, alimentato dalla forte pioggia, aveva portato il fiume all'esondazione già nella notte tra Natale e Santo Stefano, trascinando via una parte di questi sacchi posti a protezione della zona del parcheggio. Morale: sono finite a mollo le cucine, la sala meeting nella quale l'acqua è entrata delle prese della corrente elettrica, parte della sala ristorante, il vano della centrale elettrica, oltre a gran parte del parcheggio.
Nel ristorante del relais una decina di persone è letteralmente "scappata" nel momento in cui l'acqua ha iniziato a invadere la struttura. Insieme con loro ha lasciato l'albergo anche una coppia di clienti, che stava trascorrendo al Ca' dei Santi questi giorni di festa.
Sul posto, per il sopralluogo, con la Protezione civile sono giunti anche il sindaco Atttilio Fontana, il suo vice Carlo Baroni, due tecnici comunali e una pattuglia di vigili urbani.
I danni alla struttura sono tali da portare l'attività a una chiusura per almeno una giornata: l'acqua, oltre ad aver rovinato diversi mobili, ha guastato i frigoriferi e le prese della corrente posizionate a livello del pavimento. Resi inagibili una sala del ristorante, i servizi igienici, la cucina e la stessa sala meeting.
Non è la prima volta che si verifica una situazione di emergenza alla struttura alberghiera di via Molini Trotti: come sostiene il vecchio inquilino, "le inondazioni sono state assai frequenti" durante i suoi 27 anni di attività (ai tempi c'era una fattoria ndr), con la punta dell'alluvione del 1995, "per i danni della quale - così l'inquilino d'allora - ho ricevuto un cospicuo risarcimento dalla Regione Lombardia".
Nel luglio del 2009, si è verificò l'ennesima alluvione.
Dopo tale episodio furono promessi fondi statali che però vennero indirizzati ad altre emergenze, quale il disastro di Messina.
Questo fu il motivo della clamorosa protesta attuata per trentaquattro giorni, tra marzo e aprile del 2012, da Alexandra Bacchetta, titolare, insieme con la madre Anne Marie Patureau, della Gestal Sas, che gestisce il relais.
La stessa Alexandra racconta: "Desidero ringraziare il sindaco e la Prociv per essersi preoccupati in prima persona di quest'ennesima beffa anche se resto delusa perché sono quattro anni che chiediamo la messa in sicurezza di un'area evidentemente non sicura e che, al di là di pur autorevoli rassicurazioni, finiamo sempre a dover pagarci un conto ormai salatissimo. Infatti anche questi danni saranno tutti a carico nostro perchè nessuna assicurazione, dopo l'alluvione del 2009, ha deciso di coprire i rischi da esondazione a fronte di una situazione di pericolo idraulico e idrogeologico mai affrontata adeguatamente dalle istituzioni: ciò emerge in modo inquietante dalla recente ctu dei periti del giudice del Tribunale delle Acque al quale abbiamo chiesto giustizia mai ottenuta sinora".
I tecnici del Comune si sono impegnati nel pomeriggio di giovedì 26 dicembre, a verificare il percorso degli scarichi delle acque bianche e ad abbattere le piantumazioni risultate anch'esse abusive, sempre stando non solo alla perizia idrogeologica e idraulica presentata dal geologo della Gestal ma anche da quelle ora in mano ai giudici del Tribunale delle Acque di Milano. Perizie che mettono in rilievo palesi irregolarità nell'iter amministrativo che autorizzò a suo tempo la trasformazione di una fattoria in struttura alberghiera esposta però alle bizze dell'Olona.
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