IL PROCESSO
Rimuove i rifiuti e paga: prosciolto
Per la maxi discarica abusiva nel bosco

Uno dei cinque imputati rimasti nel processo per la maxi discarica abusiva nel bosco ha rimosso e smaltito il materiale incriminato, ha pagato l’oblazione, estinguendo così il reato. Il costruttore edile, difeso dall’avvocato Matteo Pelli, è stato quindi prosciolto dal giudice Alessandra Sagone, martedì 11 ottobre, nel processo in corso in Tribunale a Varese. Per lui il reato era stato riqualificato in “semplice” depoisito di rifiuti non pericolosi.
Processo che invece continuerà, il 14 febbraio 2023, per gli altri quattro imputati (uno aveva già patteggiato, tre hanno chiesto la messa alla prova). La discarica fu sequestrata dai carabinieri nel novembre 2020 in località Sonneggio, in un’area boschiva attorno all’ex caserma della Guardia di Finanza. Un’area che sarebbe stata occupata proprio dalla famiglia di un ex finanziere (nel frattempo deceduto) e sulla quale furono ammassati 15.000 metri cubi di inerti: terra, rocce, lastre di eternit e altri scarti di cantieri edili, ma anche traversine ferroviarie, pneumatici, batterie d’auto e secchi di vernice. Le accuse vanno dall’invasione di terreni (la zona è in parte demaniale, in parte di privati) alla gestione di discarica non autorizzata, alla distruzione o deturpamento di bellezze naturali.
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