REFERENDUM
Fusione tra comuni: si vota
Domenica la chiamata alle urne a Cadrezzate e Osmate

«Due dipinti d’autore racchiusi nella medesima cornice e appesi di fronte al lago di Monate». Così il sindaco di Cadrezzate, Cristian Robustellini, immagina simbolicamente il risultato della fusione con il Comune di Osmate, sulla quale domenica 28 ottobre i cittadini dei due paesi saranno chiamati a esprimersi in un referendum consultivo.
«Dei 1.848 cittadini di Cadrezzate, circa 1.300 sono i votanti e speriamo che tanti si recheranno alle urne dalle 7 alle 23 - afferma Robustellini -. Non dovendo essere raggiunto il quorum, basterebbe una minoranza di votanti che esprimesse una superiorità di voti favorevoli o contrari per decretare o meno la fusione. Per questo è importante che chi è convinto del sì non rinunci a votare».
A Cadrezzate l’ipotesi di fusione con Osmate non ha trovato ostacoli belligeranti, né comitati sorti ad hoc in seno alla cittadinanza, né una minoranza consiliare compatta per il no. «Al di là dei benefici economici che deriverebbero dalla fusione tra i due Comuni - tiene a specificare il primo cittadino -, comunanza, condivisione e comunione sono valori esistenti da decenni tra le due comunità. Non tanto perché esiste continuità territoriale, ma soprattutto perché in condivisione ci sono gli aspetti religiosi, come l’oratorio, e servizi quali posta e farmacia».
I “merlot” di Cadrezzate e i “zucc” di Osmate, così come le due parti si sono sempre campanilisticamente definite, vivono praticamente già in simbiosi.
«Quello che ci preme è tenere alto questo sentimento di reciprocità - conclude Robustellini -, ma, per mantenerlo vivo, bisogna fare in modo che i due paesi, riuniti in un unico Comune, possano sopravvivere grazie agli incentivi statali».
Osmate conta 830 abitanti, di cui circa 550 votanti. «Anche la nostra amministrazione è a favore della fusione - specifica il sindaco Emanuele Duca -, in nome della nascita di un nuovo Comune, che dovrebbe chiamarsi “Cadrezzate con Osmate”. In paese non s’è riscontrata alcuna opposizione a tale progetto e, in minoranza consiliare, ci sono stati tre voti favorevoli e un’astensione al momento dell’avvio del procedimento di fusione». Già nel 2015 i due Comuni avevano firmato una convenzione, a proposito dei servizi principali, insieme anche a Travedona, poi, nel 2018, l’avevano riconfermata da soli e avevano varato gli uffici unici. «Attualmente abbiamo in comune i servizi di affari generali - prosegue il sindaco osmatese -, segreteria, anagrafe, affari finanziari e tributi, ufficio tecnico e polizia municipale».
In tutto sono state fatte cinque riunioni, due per ciascun Comune e una insieme, per illustrare ai cittadini, nel modo più esauriente possibile, i vantaggi della fusione. «Da uno studio di fattibilità attribuito a professionista esterno - precisa Duca -, si avrebbe annualmente un risparmio di 40mila euro più un gettito annuale da parte dello Stato di 360mila euro l’anno per dieci anni. Inoltre il Comune unico acquisirebbe maggiore peso politico e più efficace partecipazione ai bandi finanziari. Ma, soprattutto, verrebbe rinforzata l’amicizia tra le due comunità».
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