IL RACCONTO
Cairate, il pastore Anastasio: «La natura non c’è più»
Gli animali pascolano dove costruiranno un supermercato

«Celentano diceva la sacrosanta verità: stiamo distruggendo tutto inutilmente». A dirlo è Anastasio, il pastore di origine siciliane che in questi giorni porta a pascolare le sue bestie sul terreno al confine tra Cairate e Fagnano dove è previsto un nuovo supermercato.
«Siamo in tre»
Gli automobilisti la settimana scorsa vedevano il mare di pecore nel prato e più d’uno ha accostato a lato della provinciale per scattare una foto o girare un video degli animali a spasso. «Le foto di queste bestie sono andate in tutto il mondo», sorrideva Anastasio, 69 anni, che lavora accompagnato da un giovanotto silenzioso e da almeno tre cani. Voglia di parlare, però, ne aveva poca. «Basta Anastasio», rispondeva a chi chiedeva come si chiami. Tanto – lasciava intendere – il nome è raro a sufficienza da renderlo riconoscibile. Lui è uno dei pastori che conducono il proprio bestiame tra la valle dell’Olona e i terreni della fascia verde rimasta tra Cairate e Bolladello. «Siamo in tre», spiegava l’altro giorno. Persone che si muovono da una parte all’altra con i loro animali e si aggiungono alle aziende agricole che costellano la zona.
Non c’è da mangiare
Settimana scorsa Anastasio aveva poca voglia di parlare perché «da mangiare per gli animali ce n’è poco, anche nel bosco». Il problema è il meteo pazzerello che ha cambiato le stagioni. «Ci vuole il sole, non solo la pioggia», sottolineava l’uomo, che racconta di avere una casa in un paese non lontano e di aver ricominciato ad accompagnare pecore e capre nei campi dopo aver perso il lavoro da muratore che faceva in proprio. Ha ricominciato nel 2009, dice. «Questo – spiegava la settimana passata – è un brutto lavoro, che non si fa per soldi. Per farlo ci vuole passione».
Il supermercato
Perché ci sia cibo, oltre al sole, ci vuole il verde. Le sue pecore e le sue capre in questi giorni pascolavano all’incrocio tra due provinciali, la Sp12 e la sp2, vicino al cartello che annuncia l’approvazione di un piano urbanistico per realizzare nuovi spazi dedicati al commercio e alla logistica. Le previsioni dicono che dovrebbe arrivare una nuova struttura di vendita come ce ne sono già diverse lungo l’asse che unisce Cairate e Cassano. «Davvero devono costruire?», la domanda di Anastasio, che non chiedeva nemmeno cos’è che deve nascere lungo la provinciale. Il punto per lui è un altro: «Celentano diceva la sacrosanta verità: di natura non ce n’è più».
La strada
Parole che arrivano mentre nella vicina Cassano si torna a parlare dell’ipotesi di collegare la rotonda di Fagnano che porta verso la Pedemontana al rondò di Castelseprio. Una strada che «desidereremmo inserire nel piano provinciale» e tra le iniziative per cui «stiamo dialogando con i Comuni limitrofi», ha fatto sapere il mese scorso l’amministrazione cassanese. Dell’infrastruttura si è parlato molto diversi anni fa, poi tutto è rimasto in sospeso. Fino ad ora, quando a tirare fuori dal cassetto l’idea ha pensato Palazzo Mazzucchelli.
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