COPPA ITALIA ECCELLENZA
Varese, farsa continua
Al “Chinetti” di Solbiate Arno (ore 14.30) sfida con il Finale ma si arena la cessione della società
Sembrava tutto fatto ma con Claudio Benecchi, ormai siamo abituati, ci si deve aspettare di tutto. E infatti, dopo una giornata all’insegna dell’ottimismo, tutto è cambiato all’improvviso: all’ora di cena di ieri, martedì 5 marzo, il presidente del Varese ha stoppato Domenico Altomonte prendendo tempo.
Che cosa è accaduto? Vale la pena ripercorrere il pomeriggio di ieri, apertosi con l’invio da parte dell’imprenditore calabrese a Benecchi del preliminare d’accordo che avrebbe portato il Varese nelle mani dei nuovi proprietari.
Nonostante non ci sia inizialmente stato un contatto diretto fra i due, il presidente biancorosso aveva fatto sapere di confermare l’intenzione di cedere le quote del club: un passo avanti arrivato con la conoscenza diretta avvenuta tra sabato 2 e domenica 3 marzo, dopo che lo stesso Benecchi aveva assicurato di non avere problemi nel reperire le garanzie (una fideiussione) per coprire la parte di debito che gli spettava secondo l’accordo raggiunto: sostanzialmente quanto già firmato, esclusi gli emolumenti a giocatori e staff, settore giovanile e utenze, più il debito accumulato nel corso delle gestioni precedenti.
Nel frattempo la squadra si allenava in vista del debutto odierno nella fase nazionale della Coppa Italia d’Eccellenza, a Solbiate Arno, contro il Finale (ore 14.30). Gruppo fiducioso, confortato pure dai riscontri della decisione di Benecchi di passare finalmente la mano. E invece, quando Altomonte ha deciso di contattare il presidente per accordarsi in vista di domani e avere un’iniziale risposta a voce, e non riportata, è arrivata la sorpresa: «Mi è stato risposto - spiega Altomonte - che non era possibile reperire certe garanzie e che quindi avremmo dovuto rinviare il tutto di qualche giorno».
Lo sconcerto traspare evidente nelle parole di colui che sta facendo da tramite con gli investitori del gruppo della grande distribuzione interessato al club: «Sono molto perplesso, ho speso parole coi miei interlocutori ma pure con la squadra (Altomonte, dopo la partita con l’Alcione ha parlato con i giocatori per quasi un’ora all’interno dello spogliatoio, ndr) e ora mi sento dire il contrario di quanto mi era stato assicurato per giorni. Davvero non capisco che cosa stia succedendo, ma è chiaro che se il signor Benecchi non vuol chiudere la trattativa domani (oggi, ndr) non ha senso che venga fin dalla Calabria per sentirmi dire nuovamente di tornare a casa senza un pezzo di carta firmato. Ho già il biglietto fatto, quindi sono pronto con la valigia in mano, ma ovviamente deve accadere qualcosa prima che io vada in aeroporto...».
Assurdo, incredibile. Eppure la proprietà attuale del Varese ha deciso di sfoderare un nuovo coupe de theatre che però rischia di essere l’ultimo: come reagirà la squadra di fronte a quest’ennesimo schiaffo?
Una botta che pesa ancor di più perché arriva proprio quando il traguardo pareva vicinissimo per i ragazzi e lo staff che hanno lavorato a spese proprie per tenere in vita il club, dando peraltro al presidente la chance di avere più tempo per evitare egli stesso di finire nei guai. Oggi la squadra giocherà ma per il futuro prossimo niente può essere escluso. E a quel punto l’ormai indifendibile Benecchi, rimasto solo per colpe proprie, dovrà pensare a problemi ben più seri che una squadra di calcio.
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GIRONE A
Mercoledì 27 Febbraio: Finale-Canelli 0-2. Oggi, ore 14.30: Varese-Finale.
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LA CLASSIFICA
Canelli punti 3; Varese e Finale 0. Mercoledì 13 Marzo, ore 14.30: Canelli-Varese.
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