DISCRIMINAZIONE
«Scimmia!»: insulti razzisti durante la partita
Il fantasista di casa Koaudio bersagliato durante la partita di Eccellenza piemontese tra Borgomanero e Borgosesia. Video inviato alla Figc

Episodio di razzismo nel calcio dilettantistico. E’ accaduto a Borgomanero. Durante il match della prima giornata del campionato regionale piemontese di Eccellenza fra Accademia Borgomanero e Borgosesia, Jean Enrico Kouadio giovane fantasista della squadra di casa, cittadino italiano originario della Costa d’Avorio, è stato pesantemente insultato con epiteti razzisti. Dopo aver subito un fallo, Kouadio ha avuto un battibecco con un avversario che stava cercando di perdere alcuni secondi. Dalla tribuna dove si trovavano una cinquantina di sostenitori della squadra ospite, e’ partito un coro “Scimmia! Scimmia! Scimmia! Scimmia!”. Il calciatore, stella dei padroni di casa, ha richiamato l’attenzione dell’arbitro, che però’ non ha ritenuto di sospendere la partita o di effettuare un richiamo ufficiale. A fine gara i dirigenti del team di casa hanno chiesto al direttore di gara di scrivere a referto quanto era accaduto recandosi negli spogliatoi dopo la gara persa per 2-1 con molte polemiche per la direzione arbitrale della giacchetta nera di Crema. La società ha anche rintracciato un video in cui gli insulti si sentono distintamente, e l’ha mandato alla federazione. Il trainer di casa Thomas Forzatti dichiara: «Il giocatore è rimasto scosso, ma è sereno. Se non ha problemi fisici giocherà a Stresa sabato sera e a Borgosesia il 17 per la gara di Coppa Italia. Dal video emerge chiaro l’audio con le frasi razziste. Sono fatti che non dovrebbero mai avvenire». Roberto Cretaz, trainer del Borgosesia, condanna il gesto: «Io però non l’ho sentito, ero impegnato sul campo. Ho avuto una discussione con un addetto della panchina del Borgomanero che mi diceva “senti! Senti!”, ma in quel momento non si sentiva nulla solo i cori dei nostri tifosi. L’arbitro che era vicino al fatto che è avvenuto dalla parte opposta delle panchine avrebbe dovuto sentire bene. Perché non ha sospeso la gara dando gli annunci con gli autoparlanti? A fine gara ho sentito l’audio del ds di casa Autunno che si lamentava dell’arbitraggio, ma del fatto razzista ne parlava solo in modo sfumato a fine intervista. Spiace comunque perché questi fatti sul campo non devono avvenire».
IL PRESIDENTE DEL BORGOSESIA
Michele Pizzi, presidente degli ospiti” Dagli spalti non ci siamo accorti di nulla, verificheremo. A fine gara ho visto i dirigenti del Borgomanero, erano arrabbiati con l’arbitro per la direzione di gara. In 17 anni di presidenza non mi è mai successo un fatto di questo genere, Borgosesia non è razzista».
LA VITTIMA DEGLI INSULTI
Kouadio, il giocatore più tecnico del Borgomanero, vittima degli insulti, ha dichiarato: «Dovevo chiedere di fermare il gioco, l’arbitro mi ha detto di non reagire. Era la mezz’ora del secondo tempo, c’è stato un fallo, dalla tribuna ospite sono partiti gli insulti. Mi sono sentito umiliato. Spero che fatti simili non avvengano più».
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