IL LUNGO PROCESSO
Camicie verdi. La Lega: «Giustizia è fatta»
Dal segretario lombardo Grimoldi e dal vice presidente del Senato, Calderoli, soddisfazione per il risarcimento riconosciuto agli imputati assolti dopo vent’anni

La Lega Nord ha accolto con grande soddisfazione la sentenza che ha riconosciuto un risarcimento agli imputati, assolti, del processo alle “camicie verdi” per la durata eccessiva (20 anni) del giudizio. «Mai più processi alle idee. Sono felice che l’incredibile vicenda giudiziaria delle Camicie verdi si sia conclusa con un risarcimento agli imputati, già assolti un anno fa, per l’ingiustizia subita in questo assurdo e lunghissimo processo durato vent’anni» è il commento, il 3 maggio, del segretario lombardo del Carroccio, Paolo Grimoldi. «Accordando un risarcimento di 7.360 agli imputati, che hanno presentato richiesta danni, la giustizia di fatto ha sancito l’errore alla base di questo processo, ha sancito che è stato sbagliato e ingiusto processare le idee, senza che mai vi fossero stati atti di violenza o reati perseguibili.
Sono contento che questi 34 uomini siano usciti innocenti da questa eterna telenovela giudiziaria e che, con questo risarcimento, seppur simbolico, sia stata riconosciuta l’ingiustizia che hanno subito in questi anni» aggiunge Grimoldi. «Forse oggi possiamo davvero dire che giustizia è fatta, anche se la giustizia ha impiegato vent’anni per fare il suo corso e questo non lo possiamo accettare. In ogni caso oggi sono felice che la lunga odissea giudiziaria dei 34 cittadini eternamente imputati nel ventennale processo sulle ‘camicie verdi’, dopo un anno dall’assoluzione di tutti gli imputati, si sia conclusa con un formale atto di scuse da parte dello Stato che ha riconosciuto un risarcimento» è la valutazione del vice presidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli. Che aggiunge: «Un processo che non avrebbe mai dovuto neppure iniziare, trattandosi solo di opinioni liberamente espresse, senza che mai ci fosse stato un singolo atto di violenza o prevaricazione, un processo alle idee che si è trascinato per vent’anni e questo rappresenta una sconfitta per la giustizia italiana». Calderoli conclude con una domanda: «Ma quanto è costato tra indagini, intercettazioni, perquisizioni, fase processuale, eccetera, questo maxi processo basato sul nulla?». Il processo alle “camicie verdi”, ovvero alla “Guardia nazionale padana”, il servizio d’ordine istituito dalla Lega Nord, è cominciato nel ‘97 con le accuse di organizzazione paramilitare di stampo politico e attentato alla Costituzione. Tutti gli imputati, tra cui il varesino Stefano Cavallin , ritenuto dagli inquirenti uno dei capi delle “camicie verdi”, sono stati appunto assolti nei vari gradi di giudizio. Il risarcimento, per i 16 su 34 che lo hanno richiesto, è frutto di un ricorso presentato dagli avvocati Attilio Fontana e Patrizia Esposito.
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