LA SENTENZA
Rapine fotocopia: sei anni
Bandito assaltò il supermercato Il Gigante nel giro di un mese

Sei anni di reclusione (e duemila euro di multa) per uno dei due autori delle rapine in fotocopia commesse ai danni del supermercato “Il Gigante” di Canegrate il 17 febbraio e il 9 marzo di due anni fa.
I giudici della Terza Corte d’Appello di Milano hanno confermato integralmente il verdetto del gup del Tribunale di Busto Arsizio, Piera Bossi, giunto al termine di un giudizio con rito abbreviato.
L’imputato, Carmelo Z., 58 anni lo scorso aprile, originario di Mesoraca (Catanzaro) ma residente a San Giorgio su Legnano - un pluripregiudicato ora in carcere con una lunghissima lista di precedenti penali alle spalle (il suo primo reato fu commesso nel 1981) -, aveva ben poche chance di ottenere sconti di pena.
D’altronde, i due colpi, che hanno fruttato complessivamente 3.800 euro in contanti, erano stati immortalati dalle telecamere a circuito chiuso del supermercato.
Che cosa si vedeva in quelle immagini?
Due rapinatori, entrambi con il volto travisato. Uno dei due, quello più basso e tozzo e dall’andatura goffa, impugnava un coltello che batteva sul nastro per spaventare la malcapitata cassiera di turno; l’altro, alto e magro, invece, poi identificato in Tommaso M. (che ha rinunciato all’appello), aveva il compito di arraffare più contanti possibili dalle casse.
Entrambi indossavano tute e felpe di misure diverse e diverso colore. Capi di abbigliamento poi ritrovati nell’abitazione di Carmelo Z., che non ha avuto nemmeno l’accortezza di sbarazzarsi del coltello brandito nel corso della rapina.
A rendere ancora più a prova di bomba gli indizi sulla colpevolezza dell’imputato, le sue frequenti telefonate con il complice (a sua volta coinvolto in un’altra rapina ai danni del Maxi Zoo di Legnano risalente al novembre 2016), la cui auto fu per la cronaca utilizzata per entrambe le rapine di Canegrate.
Quest’ultimo, intercettato, parlando con un conoscente si era lasciato scappare una confidenza-confessione: «Ho fatto due... sono andato a fare la spesa al Gigante».
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