TRENORD
Via le biglietterie dalle stazioni
Stop agli sportelli a Canegrate e Vanzago-Pogliano. I sindaci: «Preoccupati per la sicurezza»

Detto e fatto. Come era stato annunciato, con i primi giorni di aprile hanno chiuso i battenti due biglietterie delle stazioni ferroviarie sulla Milano-Varese: quella di Canegrate e quella di Vanzago-Pogliano. L’utenza, in entrambi i casi, è stata avvisata tramite un cartello che compare sulla saracinesca chiusa.
Tutto automatico
I pendolari canegratesi e vanzaghesi potranno usufruire della biglietteria automatica, oppure acquistare i biglietti (che, per esempio nella tratta tra Canegrate e Milano costano 3,60 euro) online, nei bar o nelle edicole (ovviamente quando sono aperti). Insomma, i disagi non mancheranno, ma a preoccupare è soprattutto la mancanza di un presidio umano in strutture ferroviarie che, dopo una certa ora rischiano di diventare terra di nessuno. La novità fa parte di un piano di riorganizzazione della società Trenord che, in un’ottica di ottimizzazione e risparmio, ha scelto di chiudere 11 stazioni lombarde. Ad inizio anno era toccato alle rivendite di Sesto Calende, Calolziocorte, Tradate e Abbiategrasso. Adesso tocca a quelle di Canegrate e e Vanzago, ma anche quelle di Arcore, Rovato, Malnate, Novate Milanese e Chiavenna. Inoltre, già nel 2018 era stata bloccato un piano di chiusura di 25 biglietterie. Sarà un nuovo corso, quello di Trenord, che fa segnare una piccola rivoluzione. Sembrano ormai tramontati i tempi nei quali ci si rivolgeva al bigliettaio anche per comprare gli abbonamenti o i tagliandi per i viaggi lunghi. Non sono valse a nulla le lettere e le rimostranze dei due comuni dell’Altomilanese. «Trenord e Regione Lombardia non hanno voluto ascoltare la voce dei cittadini ed hanno purtroppo preferito tagliare questi servizi»: ha fatto sapere in una nota il sindaco di Vanzago Guido Sangiovanni. «Con la chiusura della biglietteria viene a mancare un presidio fondamentale per la sicurezza dei cittadini – protesta il sindaco canegratese Roberto Colombo –. E poi che succede se un utente deve fare il biglietto e trova l’edicola della stazione chiusa e la macchinetta erogatrice guasta? Non scordiamoci che spesso le biglietterie automatiche vengono pure danneggiate dai vandali».
Della vicenda se ne era occupato recentemente anche il Consiglio Regionale della Lombardia. Nell’assemblea lombarda il gruppo del Movimento 5 Stelle aveva presentato la mozione urgente numero 500 intitolata “Rimodulazione degli orari di apertura e chiusura delle biglietterie del servizio ferroviario regionale” nella quale si contestava il piano di chiusura delle biglietterie di Trenord.
Proposta bocciata
Purtroppo il documento è stato bocciato poi dalla maggioranza e non ha avuto seguito. Deve essere ancora discussa, invece, la mozione 495 del Partito Democratico intitolata “Azioni per promuovere una maggiore sicurezza nelle stazioni ferroviarie lombarde” presentata a febbraio: l’iniziativa è stata rimandata per la trattazione davanti alla Commissione territorio e infrastrutture regionale. Malgrado le rimostranze del mondo istituzionale la decisione di Trenord è stata quindi irremovibile anche perché la vendita al dettaglio dei biglietti, anche a causa dell’emergenza sanitaria, era già molto ridotta ed ora è calata ulteriormente. Soprattutto i più giovani se la cavano meglio con l’acquisto online: del bigliettaio, evidentemente, non c’è più bisogno.
© Riproduzione Riservata