TURISMO
Castelli di Cannero, un museo di pietra nel lago
Avanza il recupero dell’antico complesso

Continuano i lavori di recupero di uno dei luoghi più preziosi del lago Maggiore che tornerà a disposizione dei visitatori.
Terre Borromeo prosegue nell’opera di recupero dei Castelli di Cannero. Il progetto, avviato nel 2019, trasformerà la fortezza lacustre in un moderno museo interattivo voluto dalla famiglia Borromeo per raccontare la storia del monumento. Lo splendore delle epoche passate si fonderà con le moderne tecnologie multimediali, per un’esperienza interattiva.
I disagi da pandemia hanno reso inevitabile un rallentamento dei lavori, il cui termine era inizialmente previsto per il 2022, che però comunque sono ricominciati e procedono a pieno ritmo. Ciò, con tutte le complicazioni che comporta un intervento così importante su un bene storico in mezzo al lago, dato che i castelli sorgono su degli isolotti nel territorio di Cannobio. Al di là di quello che sarà il risultato, che, dalla presentazione del progetto sarà straordinario, già l’opera intrapresa ha un carattere unico proprio per il contesto e l’ambizione del progetto.
All’inizio dell’estate era stato necessario trasportare la gigantesca scala che collegherà la torre mozza al mastio, la torre principale. Spettacolare il trasporto della struttura, dal peso di 74 quintali, realizzata in acciaio. La costruzione è avvenuta in un’officina e poi condotta fino a destinazione via lago. È stato necessario utilizzare una gru su chiatta, partita da Angera, passata per Laveno e poi fino ai Castelli. Oltre alla posa dell’imponente scala, negli ultimi mesi sono state realizzate le operazioni di restauro e di messa in sicurezza propedeutiche alle fasi successive, come quelle sulle facciate e gli interventi conservativi sulle corti interne. Per questo tipo di restauro sono state utilizzate malte con cromie e granulometria studiate per ricreare un effetto il più possibile fedele a quello originario. Inoltre, sono stati ultimati i sottoservizi, con la realizzazione di cisterne e altre opere. Si prevede poi di posizionare delle passerelle, il cui progetto è già stato approvato dalla Soprintendenza, per collegare tutti i passaggi.
Sicuramente i castelli diventeranno una grande attrazione turistica: «Un progetto bello e importante della proprietà - commenta l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Cannobio - che, sono certo, saprà impreziosire l’alto lago Maggiore. Il turismo della nostra realtà potrà certo migliorare la propria offerta, impreziosendosi di un gioiello di pietra sospesa sull’acqua con i suoi cinque secoli di storia, arte e cultura. Ringrazio Casa Borromeo». Il recupero, curato dall’architetto Salvatore Simonetti, è partito da un attento studio archeologico e basato sui documenti del ricco archivio Borromeo. I Castelli entreranno così a far parte del circuito delle Terre Borromeo, che già contano i giardini e i palazzi dell’Isola Bella e dell’Isola Madre, la Rocca di Angera, la Villa Pallavicino e il Parco del Mottarone.
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