CANOTTAGGIO
Sei stelle nel cielo di Glasgow
Domani via agli Europei, varesini con ambizioni da podio

Sei varesini, cinque barche diverse, quattro delle quali olimpiche, tanti sogni e una certezza: la contea dei laghi a Glasgow si presenta legittimamente ambiziosa.
Lo confermano le indiscusse qualità del plotoncino che, assieme al resto della Nazionale italiana, ha raggiunto martedì 31 la Scozia. Lo attestano i risultati ottenuti non soltanto in passato ma anche nella prima parte della stagione in corso.
Dunque, sperare non è semplicemente lecito: è doveroso. Sin da domani, quando sul bacino di Strathclyde, appena fuori dalla città portuale famosa per l’architettura vittoriana e l’art nouveau, scatteranno gli Europei di canottaggio.
Si comincerà dalle 9.30 di oggi con la solita sequenza: prima le batterie, poi i recuperi e le semifinali, infine le finali in cartellone sabato e domenica.
La scuola remiera del Varesotto schiera sei autentiche stelle e non sorprende più che la predominanza sia rosa: cinque donne, un solo uomo.
Grandissima la curiosità nel rivedere all’opera Sara Bertolasi, tornata all’agonismo dopo lo stop seguito alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Sembrava definitivo il ritiro, ma la bustocca adottata da Varese (ora in forza alla Canottieri Milano) ha deciso di rientrare, ancora da capovoga in coppia con la padovana Alessandra Patelli. E la prima prova di livello internazionale ha dato esito più che positivo: argento in Coppa del Mondo. Così ora il “due senza” azzurro punta senza mezzi termini al podio continentale.
Il ritorno del duo più solido ed esperto ha indotto altre due varesine ad un cambio di rotta: Ilaria Broggini e Veronica Calabrese per questi Europei remeranno sul “quattro senza” insieme con Aisha Rocek e Giorgia Pelacchi: per le due affiatatissime azzurre della Canottieri Gavirate una chance importante anche in chiave olimpica pensando a Tokyo 2020.
Ancor più solide le ambizioni di Federica Cesarini che anno dopo anno si è ritagliata un ruolo sempre più importante nel mondo remiero nazionale e internazionale. Assieme a Valentina Rodini, nel doppio Pesi leggeri forma ormai un equipaggio di assoluto rilievo che, dopo l’oro in Coppa del Mondo, punta ora ad un posto al sole in questo Europeo.
Cerca il definitivo rilancio Andrea Micheletti, l’isprese delle Fiamme Oro cresciuto a Gavirate: a Glasgow il podio è davvero a portata di mano, anche perché il quattro di coppia Pesi leggeri, barca purtroppo non olimpica, conta appena sei armi iscritti. Dunque, per gli azzurri finale diretta. La batteria servirà solamente per definire le corsie.
Fortissima anche la curiosità per Chiara Ondoli, tornata quasi in sordina nel giro azzurro. Pur non facendo parte dell’iniziale lista dei convocati, la ragazzona cresciuta alla De Bastiani Angera ma ora in forza alla romana Aniene ha lavorato in altura nel ritiro di Livigno con il resto del gruppo azzurro. E si è meritata un posto in squadra per gli Europei. Di più: le sue prestazioni le sono valse il posto di capovoga sul quattro di coppia, a bordo del quale saliranno anche Ludovica Serafini, Carmela Pappalardo e Stefania Gobbi. A Chiara, che aveva già mostrato il suo talento nelle Nazionali giovanili, hanno sicuramente giovato gli anni trascorsi finora negli Stati Uniti. Con una borsa di studio ottenuta grazie ai suoi risultati, è infatti iscritta all’Università di Washington dove studia Business con un focus in Finance. Le manca solo l’ultimo anno. Ma prima vuole regalarsi nuova gloria nel Vecchio Continente.
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