REATI: I NUMERI DEL CANTON TICINO
Italiani criminali oltre confine
Tanti nei guai: sono stati 851 in un anno, oltre 300 frontalieri o turisti abituali. Droga il caso più frequente

In Canton Ticino un reato su due è commesso da stranieri. Per la precisione, il 55% delle infrazioni alle leggi penali svizzere. Nel 2018 sono state 18.594, con una riduzione del 4,3% rispetto all’anno precedente. Lo ha reso noto la Polizia cantonale che ha diffuso la statistica completa dell’attività svolta.
Ebbene, per i reati attribuiti appunto a stranieri, 851 risultano italiani, di cui 366 frontalieri (non soggiornanti o residenti oltre confine) o comunque frequentatori abituali del territorio oltre confine. Va precisato che tale dato si riferisce al numero di persone e non alla quantità di violazioni che, per un singolo individuo, possono essere quindi più di una. E infatti: dal bilancio tracciato dalle autorità elvetiche, risulta che 11 stranieri minorenni si sono resi responsabili di più di 5 violazioni in un anno e 4 minorenni addirittura più di 10, mentre per ciò che riguarda gli adulti, 131 hanno commesso più di 5 reati e 36 più di 10.
Scendendo nel dettaglio, balza all’occhio la questione della droga: 390 italiani, di cui 126 frontalieri o turisti, sono finiti nei guai in Ticino per aver appunto infranto la legge sugli stupefacenti. Il fenomeno, in generale, ha visto 3.439 casi, quelli più frequenti sono stati il consumo illegale (1.792) e il possesso che ha portato al sequestro di stupefacenti (1.070); 51 le accuse invece per coltivazione e 522 per traffico di droga.
È Lugano la “piazza” dove si sono verificate più violazione legate appunto agli stupefacenti (755); per le zone a ridosso del confine, spiccano i 132 reati (per droga) a Mendrisio e i 545 a Chiasso.
Ecco tutte le cifre della “galassia” del crimine nel Cantone elvetico confinante con la provincia di Varese: 18.954 appunto le violazioni alle leggi penali, di cui 8.037 per reati contro il patrimonio, 2.261 per fatti violenti (15 gli omicidi), 3.439 per droga e 2.216 violazioni contro la libertà personale (in prevalenza minacce, 523).
Un allarme che più volte è scattato in Ticino, riguarda il fenomeno dei furti. Sono stati 776 quelli riguardanti sparizioni di auto e 3.685 quelli di altro tipo, e nello specifico: 1.159 furti con scasso, 1.270 “normali”, 526 con destrezza, 150 borseggi, 149 con taccheggio e 13 scippi. E ancora: 33 le rapine, 379 le truffe e 42 le estorsioni. I numeri, per quasi tutti questi reati, se confrontati con l’anno precedente (il 2017) evidenziano un trend in calo. La Polizia cantonale afferma che tra i cittadini svizzeri è particolarmente elevata la percezione di sicurezza.
Capitolo prostituzione. Oltre frontiera, è legale, anche se disciplinata da norme ben precise e soprattutto soggetta a dichiarazione alle autorità da parte di chi la esercita o gestisce attività in cui viene praticata. I numeri: nel 2018, 295 le persone che hanno presentato la richiesta per svolgere la prostituzione: 95 (quindi una su tre) di nazionalità italiana.
I controlli delle autorità nei locali e negli appartamenti in Ticino, hanno coinvolto 278 donne, di cui 9 sono state denunciate per non aver fatto la dichiarazione d’attività di prostituzione o per averla esercitata in luoghi non consentiti, e altre 12 per aver violato la legge sugli stranieri. La Polizia cantonale spiega che, a seguito appunto di questi accertamenti a tappeto, sono state avviate inchieste per sfruttamento.
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