PUGNO DI FERRO
Capodanno ”silenzioso”
Palazzo Estense ordina lo stop ai botti, con multe e “coprifuoco”: previste sanzioni fino a 500 euro
«Le parole chiave sono sicurezza e ambiente: da una parte aumenteremo la possibilità di divertimento per tutti, evitando che qualcuno si faccia del male, dall’altra con la nostra scelta vogliamo salvaguardare la qualità dell’aria in città».
Il sindaco Davide Galimberti spiega così il pugno di ferro che Palazzo Estense ha scelto di utilizzare per limitare gli eccessi relativi ai botti di Capodanno: niente fuochi d’artificio o petardi dalle 19 di lunedì 31 dicembre alle 6 del mattino dopo su tutto il territorio comunale.
Una notte di San Silvestro “silenziosa” per il terzo anno consecutivo, con multe pesanti per quanti saranno sorpresi a infrangere il divieto.
L’ordinanza emessa venerdì 28 parla chiaro e lascia poco spazio all’interpretazione.
Unici ammessi – per quanto con grandi restrizioni – sono i «botti declassificati», quelli cioè acquistati esclusivamente da rivenditori autorizzati e muniti del contrassegno per la libera commercializzazione al pubblico.
Anche questi però potranno essere fatti esplodere solo «in zone isolate, a debita distanza dalle persone e dagli animali e comunque prestando la massima attenzione al fine di prevenire eventuali incendi».
«Negli ultimi anni – ha proseguito Galimberti – a Varese non è successo fortunatamente nulla di grave e questo anche grazie alla nostra scelta di mettere al bando i fuochi. Non so ancora quali altri Comuni ci seguiranno su questa linea, ma noi non abbiamo dubbi sulla bontà di quanto abbiamo deciso».
L’elenco dei luoghi in cui i giochi pirotecnici sono stati proibiti è ampio e dettagliato: interdetti tutti i luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, nelle immediate vicinanze di abitazioni e accanto ai luoghi di cura. I trasgressori rischiano l’applicazione di sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500, il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la sua successiva confisca.
«Da parte nostra – ha spiegato ancora il sindaco dopo avere firmato l’ordinanza – questo provvedimento vuole essere una forma di attenzione nei confronti di tutti. Gli obiettivi sono quelli di garantire la sicurezza e la salute, migliorando le condizioni di vivibilità nel centro urbano e salvaguardando la convivenza civile e la coesione sociale».
Tra le motivazioni dell’ordinanza, come sottolineato da Galimberti, c’è anche quella legata allo smog: «Nei giorni scorsi le concentrazioni degli inquinanti nell’aria in gran parte della Lombardia sono andate oltre la soglia consentita, tanto che sono state attivate per qualche giorno le misure temporanee di primo livello del Protocollo aria. Un capodanno senza botti e fumo può aiutare anche nella lotta all’inquinamento, che poi significa qualità della vita».
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