L’ATTESA
«Enrico torna presto»
Cardano al Campo spera di poter riabbracciare l’uomo disperso in montagna da sabato
Via Ruberto 37, un condominio di tre piani nel quartiere del Cuoricino. Qui, dove in alcuni balconi si vedono ancora i bandieroni dell’Inter di Antonio Conte scudettata, vive Enrico Ferrazzi con la moglie e qui i condomini sono ansiosi di riabbracciare il loro caro amico.
L’uomo di sessantacinque anni, pensionato dopo aver tra le altre cose lavorato anche per il mito Agusta a Cascina Costa, scomparso nello scorso fine settimana nella natura selvaggia della Val Grande, nel suggestivo alpeggio nella parte sud, zona Alpe Pian di Boit. La moglie e i due figli sono sulle montagne del Verbano Cusio Ossola e sperano nel ritrovamento così come lo spera tutta la comunità che vive momenti di angoscia.
«Ti aspettiamo»
C’è un grande silenzio nel cuore della cittadina in una giornata di caldo battente e sole accecante. Enrico e la moglie vivono al terzo piano. Al primo piano una anziana signora lo descrive così. «Enrico è una persona squisita, a modo, sempre educato e con una buona parola per tutti». Insomma la classica brava persona con la passione della montagna e della famiglia. Quella famiglia che per di più in questi ultimi mesi si è arricchita. Infatti Enrico è diventato nonno. Ora in quel condominio dove vive da molti anni tutti lo aspettano con ansia. Continua ancora l’inquilina: «Non ci resta che aspettare, preghiamo perché possa essere ritrovato, possa tornare con noi e lo aspettiamo a braccia aperte». Un pensiero sentito e vissuto da una intera comunità. Il tempo che passa inesorabilmente non è un segnale positivo. Ma tutta Cardano ci spera. E soprattutto ci vuol credere. Aggiunge una signora che ha abitato in quel condominio: «È una persona tranquilla e socievole».
Trepidazione e speranza
Non c’era molta gente ieri pomeriggio, martedì 15 giugno, in centro a Cardano. Alcuni bar sono chiusi. Tutti lo conoscono e hanno una buona parola per una persona da sempre ben inserita nel tessuto sociale cittadino. Al Centro Parrocchiale San Luigi i ragazzi finalmente respirano vita e libertà. Si divertono con l’oratorio feriale. Li osserva anche il responsabile della Comunità Pastorale don Aldo Mascheroni. Che sulla vicenda dice: «È difficile in questo momento trovare delle parole, sicuramente stiamo vivendo come comunità un momento di angoscia e trepidazione e siamo vicini ai familiari». In attesa anche il primo cittadino Maurizio Colombo: «Enrico è molto conosciuto nel quartiere del Cuoricino, il papà era titolare di uno storico negozio di ortofrutta in paese e la famiglia è molto conosciuta». Aggiunge il sindaco: «Non ci resta che sperare, io lo conosco come persona educata, timida e mai irruenta, molto a modo». Chi lo conosce molto bene ma in questo momento preferisce non fare dichiarazioni è l’ex sindaco Angelo Bellora. Enrico Ferrazzi bazzicava anche il centro. Raccontano in una tabaccheria di via Matteotti e in una pasticceria siciliana: «Ogni tanto veniva qui, salutava sempre, si vede che è una bella persona». Che Cardano vuole riabbracciare.
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