CORONAVIRUS
I medici: «Non venite da noi»
Sospesa l’attività ambulatoriale in presenza
Nemmeno la pioggia ferma le code dei pazienti davanti all’ambulatorio dei medici di base. Lunedì mattina, 26 ottobre, nonostante la stretta sulle misure anti-coronavirus e le forti precipitazioni, la fila di cardanesi in attesa per essere visitati o per parlare con il medico si è formata puntuale. E i primi a scendere in campo sono stati proprio i medici che hanno messo un cartello in bella vista all’ingresso degli ambulatori: «A causa dell’impennata dei casi positivi di Sars-Covid è sospesa l’attività ambulatoriale in presenza (ad esempio visione degli esami e misurazione della pressione) fino a data da destinarsi. Verranno garantite solo le prestazioni urgenti previo contatto telefonico».
E a sottolineare la gravità della situazione ecco un’ultima frase: «State a casa».
Un invito ripreso anche dal sindaco Maurizio Colombo: «Non bisogna abusare del servizio ambulatoriale - afferma -. Ora la ricetta, ad esempio, può essere fatta anche in modalità telematica e non è necessario recarsi dal medico». Un invito a «auto-educarsi» che non vuole essere un avvertimento in stile sceriffo ma «un comportamento che deve essere messo in atto per il bene di tutti».
Nei giorni scorsi il consigliere di «Cardano è» Massimo Poliseno ha puntato il dito contro l’amministrazione Colombo per sapere cosa, nell’ultimo periodo, è stato messo in campo per evitare il problema delle code fuori dagli ambulatori di via Gerolamo Cardano già viste a marzo ed aprile. «Come comune non possiamo intervenire per gestire l’organizzazione di una struttura privata - risponde il capo della giunta di centrodestra -. Poliseno dovrebbe chiedere a chi, nella precedente amministrazione, ha dato l’ok per la realizzazione dell’ambulatorio. Oggi, con il senno di poi e vedendo il diffondersi del virus, io imporrei una sala d’attesa più ampia ed è quello che faremo per altre eventuali richieste».
Discorso differente per la campagna per le vaccinazioni antinfluenzali previste per il 4, 5, 6 e 7 novembre. «Stiamo programmando di schierare i volontari della Polizia di stato in congedo e della Protezione civile - dice il sindaco -. Questo è un «di più» che come amministrazione vogliamo mettere in campo per tutelare i cardanesi».
Ed a proposito di tutela, per precauzione nei prossimi giorni l’ufficio Anagrafe resterà chiuso al pubblico e gli appuntamenti previsti sono sospesi perché uno dei dipendenti è risultato positivo al tampone. «Ora sottoporremo al tampone l’intero ufficio», conferma Colombo che lunedì pomeriggio ha dato il via alla sanificazione di palazzo Prati, della sala Spadolini e di Villa Prandi. «Siamo intervenuti in maniera tempestiva - conclude Colombo - appena avremo il riscontro di tutti i tamponi decideremo il da farsi».
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