VECCHIA CONOSCENZA
Scarcerato, picchia un carabiniere
L’uomo ha dato in escandescenze nel corso di un controllo
Era uscito dal carcere circa un mese fa, ma si è subito messo nei guai: Michele Ranieri - cinquantatreenne iper noto a forze dell’ordine e aule di giustizia per traffici di droga e rapporti con il clan camorristico Gionta - domenica sera è stato arrestato di nuovo dai carabinieri della compagnia di Gallarate, d’intesa con il pubblico ministero Flavia Salvatore. L’accusa per cui è poi comparso davanti al giudice Veronica Giacoia è di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Difeso dagli avvocati Manuela Berardi e Francesca Cramis, ha chiesto i termini a difesa e ottenuto i domiciliari.
L’uomo era sottoposto all’affidamento in prova con obbligo di permanenza domiciliare dalle 22 alle 6, la pattuglia l’altra sera si è recata a casa sua per verificare l’ottemperanza alle prescrizioni e lui, che forse era già nervoso per questioni personali, non ha preso benissimo la visita dei militari. Quando gli sono stati chiesti i documenti di identificazione, Ranieri ha dato in escandescenze: «Ma chi vi credete di essere, toglietevi la divisa e usciamo così vi faccio vedere io, mi butto giù e poi dico che siete stati voi a spingermi», ha iniziato a urlare. Poi ha sferrato un pugno a un appuntato e uno spintone al vicebrigadiere. In aula ha chiesto scusa a tutti, gli avvocati hanno annunciato un rito alternativo.
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