IL PROVVEDIMENTO
Non è idoneo: chiuso asilo nido
Dopo i controlli di Ats il Comune ferma l’attività de “Il pianeta dei bambini”
L’asilo nido e la scuola materna “Il Pianeta dei Bambini” hanno subito due ordinanze di inibizione dell’attività dopo i sopralluoghi di Ats Insubria e dell’ufficio Sussidiarietà e Scuola del Comune: in pratica la struttura non potrà più operare nella sede di via Lecco.
«Ci dispiace molto, perché si tratta di un servizio importante, ma abbiamo dovuto per forza dare seguito alle prescrizioni dell’autorità sanitaria» precisa l’assessore alle Politiche sociali Sebastiano Caruso.
Nulla che riguardi la qualità delle prestazioni, su cui i genitori non hanno mai avuto da ridere: si tratta di questioni tecniche inerenti gli spazi utilizzati.
Il sindaco Marco Giudici entra nei dettagli della vicenda.
«Nell’ottobre 2018 - spiega - avevamo dovuto interdire l’attività. Mi era stata notificata dagli organi sanitari, infatti, la comunicazione della mancanza dei requisiti di esercizio, anche perché materna e nido non potevano coesistere, cosicché mi ero visto costretto a emettere l’ordinanza di sospensione».
Ecco le difformità elencate nel verbale: «Sono condivisi i medesimi spazi ed è disponibile un unico servizio igienico per i bambini, utilizzato da entrambe le fasce di età (scuola dell’infanzia e asilo nido); non è possibile rilevare la presenza di spazi a uso esclusivo dei bambini del nido, non potendo così calcolare la capacità ricettiva; persiste la criticità nel locale cucina, relativa all’assenza di una cappa collegata al colmo del tetto sul piano cottura a induzione; vanno abbattute le barriere architettoniche all’ingresso; manca un locale spogliatoio dedicato (in quanto gli armadietti sono posizionati nei bagni), accessibile ai disabili e destinato alle operatrici socio-educative; mancano gli estintori».
Si rilevava poi che «il documento denominato piano di emergenza ed evacuazione non è calato nel contesto dell’attività; inoltre manca l’identificazione del personale addetto alle manovre antincendio e alla gestione dell’emergenza».
L’ordinanza disponeva pertanto «l’inibizione immediata dell’attività».
Il legale rappresentante aveva però presentato una nuova Comunicazione preventiva d’esercizio” per il solo nido il 15 gennaio, che ospita 19 bimbi, ma, al termine delle verifiche amministrative, il 20 marzo Ats Insubria ha indicato la «necessità di adeguamenti e risoluzione di criticità», stabilendo l’1 aprile come termine per trasmettere ulteriore documentazione.
«Visto l’esito del procedimento trasmesso in data 23 aprile da Ats Insubria al Comune - si legge nell’ordinanza - nel quale si segnala che la documentazione inviata risulta parziale e non corretta, si evidenzia il mancato possesso dei requisiti minimi di esercizio».
Di qui l’obbligo di sospendere anche l’attività del nido.
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