VIDEOSORVEGLIANZA
Caronno riaccende la sicurezza
Telecamere nuovamente in funzione dopo 14 mesi

Riaccese le telecamere dopo 14 mesi: è finalmente tornata in funzione la videosorveglianza, al centro di serrate polemiche nei mesi scorsi perché di fatto inutile non essendo operativa: servivano aggiornamenti del sistema e l’implementazione degli impianti, che andavano potenziati in tutti i punti strategici.
«Adesso è tutto pienamente funzionante, con le immagini che confluiscono giorno e notte nella nostra centrale» annuncia il comandante della polizia urbana Elisabetta Ciccolella.
Grande Fratello
I punti sorvegliati vanno dal centro alla periferia, coprendo le aree maggiormente a rischio e i varchi cittadini, sul confine coi comuni attigui: sottopassaggi ferroviari, dove si sono registrate molestie sessuali ma anche vandalismi e festini improvvisati e clandestini che causano degrado; aree colpite dall’abbandono dei rifiuti, una piaga che si sta cercando di estirpare con le foto-trappole; zone urbane dove si creano assembramenti; varchi d’ingresso della città, così da controllare i veicoli in entrata e in uscita (accertando se siano rubati, senza revisione o assicurazione). Iniziativa importante è lo sviluppo della rete infrastrutturale, integrata col sistema informatico comunale, così come gli aspetti organizzativi e l’adeguamento dei regolamenti.
Minore denunciato
Appena accese, le telecamere sono servite a individuare il responsabile di un piccolo incendio: una sera, alle 23 circa in piazza Pertini, c’è stato allarme perché avevano preso fuoco cumuli di cartone all’esterno di una palazzina (da ritirare il giorno dopo). Analizzando i filmati della videosorveglianza, i vigili hanno individuato dei giovani chiamati a rapporto al comando di polizia locale. È così emerso il nome del coetaneo che aveva gettato una sigaretta fra i cartoni facendo scaturire l’incendio: una volta riconosciuto, il colpevole ha spiegato che era successo inavvertitamente e che, preso dal panico vedendo le fiamme, era scappato con gli amici. Fatto sta che è stato denunciato al tribunale dei minori per la violazione della norma del Testo Unico Ambientale sulla combustione di rifiuti.
«È la dimostrazione di quanto possano servire le telecamere - rimarca Ciccolella - Certo ci è voluto tempo per adeguare il sistema, ma ne è valsa la pena. Adesso, per qualunque evento avvenga sul nostro territorio, potremo analizzare i filmati ricostruendo l’accaduto».
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