COMUNITA’
Caronno, riapre la chiesa. Senza prete
Dopo un anno messa a Bariola. «Ci aiuterà don Giudici»

La chiesa San Giuseppe di Bariola è stata riaperta dopo un anno: ad agosto del 2023 le grandinate avevano gravemente danneggiato il tetto e il campanile. Peccato che non ci sia un prete che possa celebrare le messe: l’edificio sarà quindi a disposizione solo per la preghiera, mentre per la messa domenicale si dovrà continuare ad andare nei rioni di Caronno e Pertusella. Un disagio non di poco conto per gli anziani, costretti a spostarsi dalla frazione magari facendosi accompagnare dai familiari.
Senza preti
A fare chiarezza sul futuro della chiesa di San Giuseppe è stato don Angelo Cavenago, che ha eccezionalmente officiato una funzione religiosa per la riapertura in occasione della festa della Madonna del Carmelo. Di fronte ai numerosi fedeli arrivati per la prima messa dopo un anno, ha spiegato le varie tappe della riqualificazione, facendo sue le responsabilità di accelerare i lavori. Ha quindi ufficializzato le voci che circolavano da tempo: essendoci solo due sacerdoti, non ci sono preti disponibili per Bariola. «Appena arrivato nella vostra cittadina, mi sono trovato ad affrontare questa problematica non indifferente – ha puntualizzato – Purtroppo non abbiamo ancora trovato una soluzione: celebrare la messa domenicale, al momento, non è possibile».
Grazia ricevuta
È però giunta quella che i fedeli considerano «una grazia arrivata dal cielo, una vera benedizione»: il sacerdote caronnese don Ambrogio Giudici, che sta per andare in pensione, ha scelto di ritornare a Caronno assumendosi l’impegno di celebrare quanto meno la messa del sabato pomeriggio alle 17.30, a partire da settembre. «Ovviamente i fedeli preferirebbero che venisse celebrata di domenica – commenta il presidente del comitato Pro Bariola Fulvio Zullo - Ma non possiamo che andare per tappe e, con la grazia di Dio, in futuro riusciremo a ottenere la messa domenicale».
Chiusura e lavori
Durante il nubifragio dell’agosto 2023 era precipitata la copertura in rame della cupola del campanile sulla tettoia della chiesa. Da allora è stata chiusa ai fedeli transennandola per tutelare l’incolumità della persone. Nel frattempo, per non danneggiarlo ulteriormente visto che erano andate distrutte molte tegole, il tetto è stato coperto con teloni e altre strutture provvisorie. Un grattacapo non di poco conto per la parrocchia, proprietaria, che ha dovuto attendere il risarcimento dei danni dell’assicurazione per intervenire con le opere di ripristino. Ebbene, questo mese è finita la riqualificazione del campanile grazie all’intervento di un lattoniere eseguita a regola d’arte; è stato anche sistemato il lato sinistro del tetto, che aveva ancora le tegole danneggiate e i teloni a protezione delle intemperie. «Per i bariolesi doc, abituati a pregare nella nostra chiesetta, è stato traumatico non averla più – precisa Fulvio Zullo – Non ne hanno sentito la mancanza i nuovi abitanti, che non vivono il tessuto sociale e la comunità».
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