I TRASFERIMENTI
Carozzo e Solla, incarichi a Roma
I due funzionari della polizia di Stato, coppia nella vita, in partenza da Varese

Lui è arrivato alla Questura di Varese cinque anni fa, nominato dirigente dell’Ufficio personale come primo incarico con i “gradi” di commissario capo, per poi diventare responsabile dell’Ufficio di Gabinetto e quindi della Digos.
Lei è approdata negli uffici di Palazzo Italia qualche mese dopo e, forte dell’esperienza maturata tra il Commissariato di Domodossola e la Questura di Torino, le è stata affidata la guida della Squadra Mobile, fino a un’ultima breve parentesi alla Volante. Per entrambi ora è arrivato il tempo di congedarsi da Varese.
Il vicequestore aggiunto Silvia Carozzo e il commissario capo Gianluca Solla - che nel frattempo sono diventati una coppia anche nella vita privata, genitori della piccola Annalisa - lunedì 9 gennaio prenderanno servizio a Roma.
Lei è stata assegnata alla Questura della Capitale, e lui alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, ossia l’ufficio che coordina tutte le Digos d’Italia in materia di terrorismo: incarichi prestigiosi, insomma, conquistati sul campo grazie alle numerose operazioni concluse anche alle latitudini varesine.
Tra le indagini più note, per Solla, ci sono ad esempio quella sull’ufficio del Giudice di pace di Varese, oppure l’arresto del presunto terrorista Abderrahmane Khachia e l’espulsione di altri stranieri accusati di fiancheggiare l’estremismo islamico, e ancora le delicate attività informative e di gestione dell’ordine pubblico, tra manifestazioni politiche e sportive.
Per Carozzo, che appena arrivata si occupò con successo del delitto di via Gozzano a Busto Arsizio, parlano le tante indagini che hanno portato all’arresto di mariti e padri violenti, di presunti pedofili (come nel caso del volontario del canile di Varese) e di spacciatori, basti pensare alla maxi operazione “Scialla semper” da trentotto arresti.
«Il mio grazie – afferma il commissario capo Solla – va ai colleghi, ai collaboratori e ai quattro questori con cui ho lavorato qui, senza dimenticare i rappresentanti delle istituzioni e gli esponenti politici, i magistrati e i colleghi delle altre forze di polizia con cui abbiamo collaborato per la riuscita di tutti i servizi».
Ringraziamenti a cui si associa il vicequestore Carozzo, con un pensiero particolare per «tutti i miei collaboratori alla Mobile: una squadra ottima e unita, da sempre».
Ora per i due ufficiali della polizia di Stato si apre un nuovo capitolo professionale e di vita ma, c’è da scommetterlo, Varese avrà sempre un posto speciale nei loro ricordi.
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