IL TRASFERIMENTO
Casbeno, due "don" per il rilancio
Nomine dopo la polemica: arriveranno a settembre per sostituire don Luca
Proseguono i grandi cambiamenti nella comunità pastorale Sant’Antonio Abate, che riunisce le parrocchie di San Vittore, Bosto e Casbeno. Proprio in quest’ultimo rione a settembre giungerà don Gabriele Moschettini, 40 anni di cui dieci da sacerdote, proveniente da Rozzano, nel Milanese, dove si è occupato dell’oratorio e di pastorale giovanile. Il nuovo arrivo, annunciato durante le funzioni di quest’ultimo fine settimana, si aggiunge a quello già comunicato da alcuni giorni, cioè don Stefano Silipigni, anch’egli quarantenne, attualmente impegnato a Gallarate. I due religiosi prenderanno il posto di altrettanti preti che lasceranno la comunità cittadina alla fine dell’estate: don Luca Zanta, chiamato a Peschiera Borromeo dopo i quattro anni “canonici” (uno da diacono e tre da prete novello) stabiliti per l’inserimento al ministero dei nuovi sacerdoti; e don Paolo Fumagalli, da undici anni coadiutore dell’oratorio della Basilica. A Casbeno, l’annuncio solenne dell’arrivo di don Gabriele è arrivato a una settimana esatta dalla comunicazione della partenza di don Luca che, per la verità, aveva diviso la comunità di fedeli. Domenica scorsa infatti, mentre in chiesa monsignor Gilberto Donnini ufficializzava la partenza del giovane sacerdote, sul sagrato alcuni parrocchiani davano vita ad una vera e propria protesta, con tanto di striscione con scritto Vi abbiamo chiesto aiuto, ci avete lasciati soli. Vergognatevi: «Con il precedente parroco – avevano spiegato i manifestanti – l’oratorio contava una quarantina di ragazzi. Ora, grazie a don Luca, i numeri sono più che triplicati. Ma proprio adesso che finalmente si sta concretizzando un bel progetto, dalla Curia decidono di spostarlo e i vertici locali della Chiesa non fanno nulla». Una presa di posizione che però non è stato condivisa dall’intera comunità parrocchiale: «Quanto di prezioso è stato fatto da don Luca sarà messo a frutto: è il normale cammino della Chiesa». Ora la speranza è che l’arrivo di don Moschettini possa riportare la serenità in oratorio.
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