BATTAGLIA LEGALE
«Mando gli atti alla Corte dei conti»
Il sindaco Reto prende posizione sulla vicenda dei due appalti e del lungo contenzioso

I due vecchi appalti e la battaglia legale che li ha accompagnati fino a pochi giorni fa, quando il Comune di Casciago è stato condannato a pagare quasi 354.000 euro all’impresa che eseguì i lavori e pretese un supplemento di “parcella”, ha scatenato polemiche.
L’ex sindaco Andrea Zanotti aveva spiegato di aver agito nel miglior modo possibile, non lasciando in eredità un debito ma accantonando le somme per pagarlo.
L’attuale primo cittadino, Mirko Reto, non ci sta e replica duro. «Duole prendere atto - dice riferendosi al predecessore - delle sue a dir poco bizzarre dichiarazioni», annunciando poi l’invio «come atto dovuto», di tutta la documentazione «riguardante il lodo Andreozzi alla Corte dei Conti, nonché alla Procura della Repubblica».
Andreozzi è il nome dell’impresa campana che si aggiudicò i lavori per piazza Cavour e il parcheggio della stazione di Morosolo.
«Mi vedo costretto a ricordare all’ avvocato (Zanotti ndr) che, come lui dovrebbe ben conoscere, il codice di procedura civile prevede che la somma pignorata venga aumentata della metà, rispetto alla somma di partenza».
Il Comune subì infatti anche pignoramenti. «Specifico inoltre che, riguardo l’ importo pignorato di 353.907 euro, la cifra di partenza corrispondeva a 224.169,97: la parte restante della somma è stata liquidata a titolo di interessi legali, rivalutazione monetaria, spese di procedura, eccetera, come previsto dall’ordinanza del Tribunale ».
«Zanotti parla di spese legali da lui patrocinate gratuitamente, agli atti invece risultano spese legali per 194.826 euro, e non menziona la cartella esattoriale di circa 25.000 afferente imposte di registro non pagate e non impegnate durante la sua gestione, da considerarsi quindi un debito fuori bilancio, oltre alle spese legali che dovranno ancora essere sostenute per il giudizio in Cassazione da lui aperto e tuttora pendente».
«Preciso inoltre - aggiunge Reto - che gli immobili non sono liberi da ogni vincolo, l’esecuzione dell’ordinanza e il pignoramento immobili sono due situazioni indipendenti l’una dell’altra».
«Questa causa iniziata dall’amministrazione Zanotti ha portato all’ente ingenti danni: l’accantonamento del denaro per pagare i contenziosi non è affatto indice di buona gestione, anche perché queste spese le hanno pagate i nostri concittadini».
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