L’APPUNTAMENTO
Casciago, torna la tradizione di Sant’Eusebio
Oggi si apre la sagra dell’estate: domani sera i fuochi

Oggi, lunedì 31 luglio, prende il via la sagra dell’estate per eccellenza: si apriranno le porte della chiesa di Sant’Eusebio ad accogliere i tanti fedeli che, da tempo immemore, aspettano questo appuntamento annuale per pregare, divertirsi e soprattutto ritrovarsi come comunità.
La comunità pastorale, che prende il nome da questo santo tanto venerato, e assomma le parrocchie di Casciago, Morosolo, Luvinate e Barasso, ha rispettato fedelmente il programma che da anni non subisce variazioni, tanto è radicato nel territorio. Alle 9 partiranno in auto, alla volta del seminario di Vercelli, i tedofori che porteranno la fiaccola per accendere il pallone, simbolo del martirio del santo, la sera alle 21, di fronte al sagrato. Saranno ospitati nel seminario della città al cui interno vi è la tomba di Eusebio. E da lì prenderanno il fuoco, trasportato a turno lungo i chilometri che separano le due realtà così unite dal nome del santo. Quando arrivano, un mare di folla li attende. Ed è il via ufficiale di una festa il cui interesse mai accenna mai a diminuire. Un dato di fatto che rappresenta un pilastro della comunità e che coinvolge i paesi limitrofi.
La mattinata di domani sarà dedicata alle messe: la prima alle 6,30, poi alle 8,30, infine quella solenne, accompagnata dalla corale, delle 10.30, celebrata quest’anno dai monaci benedettini di Germagno (Verbano Cusio Ossola), sempre presenti alla festa con i prodotti molto apprezzati dalla comunità. Un viavai di gente ininterrotto che prosegue nel pomeriggio, caratterizzato da momenti di grande attrattività: mentre il pratone laterale in cui è presente fin dal mezzogiorno il banco gastronomico si riempie di bancarelle, alle 16.30 dalla chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Agostino e Santa Monica giunge la processione delle barelle, le offerte di gruppi di fedeli che dedicano tempo e cura a quei prodotti che andranno all’incanto, adornati da festoni colorati. Dopo la loro benedizione, da parte del parroco, don Emilio Rimoldi, comincia uno spettacolo da vivere, perché l’incanto a Sant’Eusebio ha la bellezza del dono da parte dei fedeli per il loro santo.
Poi il gran finale alle 23: lo spettacolo pirotecnico, attesissimo per la qualità dei fuochi. Il grande prato attorno alla chiesa diventa un mare di gente a naso all’insù ad applaudire.
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