GUARDIA DI FINANZA
Struttura turistica con casette abusive in riva al Lago Maggiore
Scoperte dalle fiamme gialle cento case catalogate come mobili ma in realtà stabili e collegate alle reti idriche, elettriche e fognarie. Evasi canoni per 50.000 euro

Cento casette abusive in riva al Lago Maggiore, sulla sponda lombarda. Le hanno scoperte i militari della Guardia di Finanza di Cannobio, svolgendo attività di polizia economico-finanziaria in ambito demaniale. I finanzieri hanno sottoposto a controllo una struttura turistico-ricettiva situata appunto lungo le sponde del Lago Maggiore, in provincia di Varese. All’esito dei preliminari sopralluoghi ed accertamenti, i militari dalla Sezione Operativa Navale Lago Maggiore hanno constatato la realizzazione di circa 100 strutture che, seppur catalogate come case abitative mobili, sono risultate installate in maniera stabile al terreno, nonché collegate alle reti idriche, elettriche e fognarie.
CANONI EVASI
L’esito dell’attività ispettiva condotta dalle Fiamme Gialle ha anche portato alla luce canoni concessori evasi, quantificabili in oltre 50.000 euro. «L’operazione - fanno sapere dalla guardia di finanza -, svolta mediante l’utilizzo dei poteri attribuiti alla guardia di finanza per la “prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia di Demanio e patrimonio dello Stato”, testimonia la trasversalità dell’azione dei Reparti Navali lombardi del Corpo sul demanio lacuale, chiamati ad assolvere all’importante ruolo di “Polizia dei Laghi” a favore della collettività».
© Riproduzione Riservata