IN REGIONE
Caso camici, chiusa l’inchiesta su Fontana
Oltre al governatore, indagate altre quattro persone

La Procura di Milano ha chiuso l'inchiesta, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, per il governatore lombardo Attilio Fontana e altre quattro persone sull'affidamento del 16 aprile 2020 della fornitura da oltre mezzo milione di euro di camici e altri dpi a Dama, società di Andrea Dini, cognato del presidente. Fontana, Dini, Filippo Bongiovanni, ex dg di Aria, e una dirigente della centrale acquisti regionale rispondono di frode in pubbliche forniture, come Pier Attilio Superti, vicesegretario generale della Regione, nuovo indagato.
«La notifica di oggi consentirà di assumere le iniziative previste dalla legge per dare un contributo di chiarezza allo sviluppo dei fatti che così come descritti non corrispondono al vissuto del Presidente». Lo spiegano i legali di Attilio Fontana, gli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa, commentando la chiusura delle indagini sul cosiddetto “caso camici”. Il governatore lombardo ed ex sindaco di Varese, chiariscono, «non si riconosce» nell’«articolato capo di imputazione» per «come è stata ricostruita la vicenda».
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