EFFETTO LOCKDOWN
Cassa, in provincia 15 milioni di ore
Ma il taglio del cuneo fiscale aiuta le famiglie varesine
«È stato un anno difficile per la nostra provincia: il ricorso alla cassa integrazione ordinaria dell’industria varesina nel periodo gennaio-aprile di quest’anno ha superato i 15,4 milioni di ore, mentre in tutto il 2019 erano stati 5 milioni».
Sono i dati allarmanti forniti da Giovanni Corbo, segretario provinciale del Partito democratico, a consuntivo del drammatico periodo di lockdown causato dalla pandemia.
A mitigarne gli effetti contribuisce il taglio del cuneo fiscale per 3 miliardi di euro scattato dal primo luglio, che porta ad aumenti in busta paga per 16 milioni di lavoratori dipendenti con redditi fino a 40mila euro: «Gli aumenti interessano in Italia una nuova platea di beneficiari, 4,5 milioni di persone che guadagnano dai 26.600 ai 40.000 euro e che prima erano esclusi dai bonus Irpef, per i quali gli stipendi aumenteranno di 80-100 euro netti al mese. Per altri 11 milioni di lavoratori, che già percepivano il vecchio bonus di 80 euro al mese, arriveranno 100 euro al mese», spiega Corbo.
In Lombardia i nuovi beneficiari sono 860.462 lavoratori con reddito superiore a 26.600 mila euro e percepiranno tra 80 e 100 euro netti in più in busta paga, mentre per altri 2 milioni di lavoratori il bonus di 80 euro già percepito diventerà di 100 euro. In totale, saranno 2.908.199 i lombardi che avranno aumenti di stipendio netto.
«L’aumento dello stipendio netto dei lavoratori è un passo nella direzione giusta per ridare fiato alle famiglie. Il Pd varesino - aggiunge Marco Tuozzo, responsabile economia e lavoro - è fortemente impegnato a portare le istanze del territorio al centro dell’azione governativa e tra le priorità ci sono: la riattivazione strutturale del Piano Impresa 4.0, ossia agevolazioni fiscali in cambio di innovazione, la riforma del sistema scolastico in chiave digital, il sostegno al trasporto aereo e, dunque, all’indotto di Malpensa e un piano industriale nazionale che spinga i settori di punta della nostra industria, come il polo aereospaziale».
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