SERRANDA ABBASSATA
Cassano, chiude la storica pasticceria Cerati
Fine corsa per la “casa” dei Frucc e Marocc. La titolare: «Dopo 53 anni il riposo è necessario»

Cassano perde un pezzo della sua storia: con la fine di giugno chiuderà il bar Cerati, da oltre mezzo secolo pasticceria del centro e casa dei dolcetti che hanno descritto nella più dolce delle maniere il campanilismo che per decenni ha diviso la parrocchia di San Giulio da quella di Santa Maria.
«Chiudo dopo 53 anni», ha fatto sapere nei giorni scorsi la titolare, Eliana Cerati, che aveva raccolto il testimone da papà Elio e da mamma Angelina. Da qualche tempo si era già ritirata la storica Tina, un’istituzione dentro l’istituzione che per anni ha aiutato la famiglia Cerati dietro il bancone. Ora anche la signora Eliana ha deciso di salutare i propri clienti e di concedersi il meritato riposo dopo una vita di lavoro.
I RICORDI
«Studiavo e lavoravo - ricorda -. Porto con me la ricetta dei Frucc e Marocc». Proprio quei due cioccolatini attaccati l’uno all’altro, così simili eppure diversi nel colore, sono stati l’emblema della rivalità tra i due campanili della città. Tanto che i Frucc e Marocc sono stati eletti tra i dolci caratteristici di Cassano da regalare a ospiti e visitatori. Il nome fu registrato a suo tempo, prendendo ispirazione dai nomignoli dialettali che indicavano le due parti rivali. L’intenzione di Eliana Cerati, ora, è di conservare l’unicità del prodotto uscito dalla creatività dei suoi genitori.
SOTTO I PORTICI
Aperto nel 1971, il bar Cerati è stato a lungo uno dei luoghi di ritrovo più noti della città, per la sua lunga storia e per la posizione centrale, sotto i portici del palazzone rosso affacciato su via Aldo Moro. Proprio davanti alle vetrine del Cerati nel 2023 è passato il Giro d’Italia: memorabile il boato quando i corridori arrivarono alla rotonda su cui è affacciato il locale. Ma la storia di una delle famiglie che hanno contribuito a costruire l’immagine commerciale di Cassano è ancora più lunga di quella delle sale da tè che da lunedì resteranno chiuse: prima di aprire in via Moro, i gestori erano stati per un po’ a San Giulio e lì avevano cominciato a costruire la loro esperienza: «Chiude una vera realtà cassanese», commenta di uno dei clienti storici del locale. «Qui abbiamo passato tante bellissime domeniche mattina in sana compagnia fra tanti amici. Un plauso va anche a Federica, Tina, Licia e Anna che in questi anni hanno contribuito a portare avanti la realtà».
FUTURO DA SCRIVERE
Ancora non si sa che cosa accadrà dei locali dopo che Eliana Cerati avrà abbassato per l’ultima volta la saracinesca: «Intanto chiudo», precisava l’altro giorno la titolare, decisa a godersi il riposo. Il futuro è ancora da scrivere ma di certo la sala con la vetrina della pasticceria sul lato sinistro appena varcata la porta d’ingresso e il lungo bancone del caffè dalla parte opposta è qualcosa che tutti a Cassano faranno fatica a dimenticare. Così come la saletta sul retro, più riservata e silenziosa con una tinta caratteristica alle pareti. La speranza è che l’eredità commerciale di Elio Cerati e della sua famiglia non vada dispersa.
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