VERSO LE ELEZIONI
Cassano, stoccate alla Lega
La vedova Uslenghi: «Incoerente»

Al suo matrimonio, davanti a Villa Oliva, aveva assistito tutta Cassano. Di Domenico Uslenghi è stata non soltanto la moglie, ma anche la colonna nei momenti della malattia, la prima ammiratrice e una stretta collaboratrice nella scelta di scendere in campo di nuovo nel 2007. E ora Egle Mela, di fronte alla convergenza tra le segreterie di Forza Italia e Carroccio sulla candidatura di Osvaldo Coghi che mette all’angolo il sindaco uscente Nicola Poliseno e i suoi, non risparmia parole taglienti per i leghisti dei quali il suo consorte è stato bandiera fino all’esclusione: «Veramente una brutta cosa, non si fa. La Lega è abituata a fare un po’ quello che vuole con le persone». La vedova del già sindaco leghista che quindici anni fa aveva mandato al ballottaggio i partiti del centrodestra uniti parla di «incoerenza della Lega». E aggiunge: «Non vedo cosa c’entri Osvaldo con la Lega. Se il problema era la discontinuità, allora l’Osvaldo non è anche lui in continuità? Si trovi una scusa plausibile».
La lista
Da qui al ritorno in campo di chi la pensa come lei il passo è breve. «Io no, non mi candido», spiega la vedova del già sindaco morto nel 2013. «Ma alcune persone, tutte cassanesi, mi hanno chiesto se possa tornare la Lista Uslenghi e ho detto che per me va bene». Il fatto che poi il simbolo ci sia davvero, il 12 giugno prossimo, sulla scheda elettorale, sarà da vedersi. «Li appoggerò», anticipa però la donna.
La mossa di FdI
Le contromosse all’accordo FI-Lega, intanto, si studiano anche in casa Fratelli d’Italia. L’altro giorno il partito di Giorgia Meloni aveva espresso dubbi sulla scelta di puntare su Coghi e aveva preso tempo per valutare. Ieri sera era in programma la riunione per stabilire la linea. Pietro Ottaviani, architetto indicato dall’uscente Poliseno per la successione, conferma la volontà di andare avanti nonostante la spaccatura con i partiti. «Devo riempire alcune caselle», spiegava ieri. «Ma la voglia di candidarmi c’è ed è tanta». Poi la precisazione sulle parole che una settimana fa sono state lette dalle segreterie come una dichiarazione d’indipendenza: «Non sono contro i partiti, ma dopo dieci anni di impegno arriva la Lega, contesta e dice “Si fa come dico io?” . A casa mia non si fa».
Gli altri
Se questo è il quadro nel centrodestra, gli avversari che si sono già presentati sono tre. E due vengono da squadre civiche: si tratta di Rocco Dabraio di Progetto Cassano 2032 e di Stefania Passiu sostenuta da Cassano Futura. L’altro nome è quello di Tommaso Police, oggi segretario del Partito democratico, a capo di una coalizione che unisce Pd, Azione e indipendenti. Per loro la campagna elettorale è cominciata. Questa sera il partito di Carlo Calenda sarà in biblioteca alle 21 per parlare dell’impatto del caro materie prime sulle attività produttive del nostro territorio.
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