IL CASO
Cassano, le suore vanno via ma l’asilo non chiude
Genitori pronti a subentrare nella gestione della scuola

Niente più suore, dal prossimo settembre, all’asilo finora gestito dalle canossiane in via Trento. Lo scenario sembra ormai delineato dopo la riunione tra le religiose e le famiglie degli iscritti che si è tenuta ieri pomeriggio all’istituto delle Candie.
Ma questo non significa che la materna sia avviata verso la chiusura: a scendere in campo ora sono i genitori, pronti a creare un nuovo soggetto per gestire la scuola dell’infanzia e dare continuità all’esperienza: «Iscrivete i bambini dalle Canossiane per settembre», l’invito lanciato ieri al termine dell’incontro durato quasi due ore da una dei rappresentanti, Sara Crestani. Con lei un gruppo di mamme e papà pronto a rimboccarsi le maniche per andare avanti raccogliendo il testimone ceduto dalle suore.
Le modalità operative devono ancora essere studiate. I genitori sanno però che il tempo è poco da qui all’autunno e soprattutto sanno che le prossime settimane saranno decisive perché è in questo mese che si fanno le iscrizioni per il nuovo anno. Per questo ieri hanno presentato alle suore la propria disponibilità. Da parte loro l’impegno è a mettersi in gioco da protagonisti.
«Sarebbe una follia chiudere questa scuola», ha sottolineato al termine del confronto una delle maestre, Betty, che insieme alle colleghe ora è pronta ad aiutare i genitori per studiare la formula più adatta per proseguire.
«Prima di tutto viene il bene dei bambini», ha aggiunto la maestra Mariarosa, anche lei pronta a dare il proprio contributo di idee. Al lavoro pure la collega Delia: «Sono rimasta colpita dai genitori che hanno fatto quadrato per il bene di questa scuola».
Nel corso dell’incontro a porte chiuse con le famiglie degli iscritti, la casa madre delle suore canossiane avrebbe presentato la necessità di un «ridimensionamento» - questa la parola riportata dalle mamme e dai papà - legato al calo numerico delle suore, non a Cassano Magnago ma in generale. Nessun problema dunque connesso con la sede cittadina. Per questo i genitori sono pronti a dare vita a un soggetto che possa subentrare alle religiose: «Siamo determinati a continuare, almeno all’inizio, utilizzando l’edificio attuale» hanno fatto sapere le famiglie. I tempi per definire le cose sono stretti, ma non sarebbe la prima volta che i cassanesi salvano un asilo che sembrava destinato alla chiusura: l’esempio virtuoso a cui guardano ora mamme e papà di via Trento è quello dell’Aquilone, la struttura comunale data per morta una dozzina d’anni fa e poi rinata grazie ad una cordata di volonterosi che oggi la gestiscono. In quel caso si trattò di traghettare una materna pubblica verso un destino privato. Questa volta il passo sarebbe per certi versi più semplice, visto che la materna delle Candie è già paritaria.
Ieri in mattinata anche il sindaco Pietro Ottaviani ha incontrato i responsabili dell’istituto religioso: «Aspetto di conoscere dalle suore l’esito dell’incontro con le maestre e i genitori», ha spiegato in serata, rimandando altri commenti.
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