L’AUTOSTRADA
«Aboliamo la barriera»
Video del sindaco Poliseno al ministro Toninelli. «Il casello crea problemi al traffico locale»
«Il mio obiettivo è uno, tornare a parlare concretamente dell’annoso problema della barriera di Gallarate lungo l’autostrada A8».
Lo ha dichiarato ieri, sabato 9 febbraio, il sindaco Nicola Poliseno in un video messaggio indirizzato al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli («al quale ho scritto una lettera anche il 5 gennaio 2019») ma anche alle forze politiche locali e non solo perché «secondo me oggi ci sono le condizioni politiche ed amministrative per riaccendere i riflettori sulla barriera».
Il problema
Il numero uno di palazzo Mazzuchelli è stato chiaro «questo territorio ha pagato, e sta continuando a pagare per quest’opera, visto che la barriera genera problemi dal punti di vista economico e del traffico, solo per citare i più evidenti».
Il motivo? «La posizione in cui è stata messa». L’autostrada dei laghi collega Varese e Milano è stata la prima ad essere costruita in Italia («e la prima pietra è stata proprio posata a Cassano Magnago») ed è anche tra le più frequentate.
Sono migliaia le famiglie e le aziende che quotidianamente la utilizzano per spostarsi su un asse «strategico dal punto di vista economico».
Ma, come evidenzia Poliseno, non è tutta rosa e fiori, anzi. «Sia le auto sia i mezzi pesanti, che sono quelli che in alcuni casi creano i maggiori disagi, per evitare di pagare il casello, scelgono di imboccare l’ultima uscita utile e - sottolinea - in questo modo attraversano i centri cittadini per poi re-immettersi in autostrada subito dopo il casello».
Una situazione che, come prevedibile, crea non pochi disagi soprattutto nei momenti di punta o in determinati periodi dell’anno, creando così anche problemi di sicurezza.
E Poliseno porta l’esempio concreto: «Chi viene da Varese, per saltare la barriera esce a Cavaria, passa nei comuni limitrofi, arriva a Cassano Magnago e percorre via Marconi, via Aldo Moro e via Bonicalza per poi entrare a Busto».
Una situazione non semplice che con i lavori in corso sul ponte autostradale di Cavaria «è diventata ancora più complicata».
Traguardo importante
Per questo, secondo il numero uno della giunta di centrodestra eliminare il casello gallaratese «gioverebbe all’intero territorio attraversato dall’A8». Ecco perché la tematica deve essere affrontata aprendo un tavolo di incontro non solo tra i sindaci dei comuni interessati (ovvero quelli più vicini alla barriera) ma anche le realtà associative della zona come Confcommercio, Confartigianato, Univa, Assolombarda, l’unione autotrasportatori, la Provincia e la Regione.
«Se vogliamo raggiungere un traguardo così importante dobbiamo far fronte comune. Senza la barriera - afferma Poliseno - ci sarebbe un collegamento diretto tra Milano e Varese con una conseguente diminuzione dell’inquinamento e dei problemi di sicurezza nelle città limitrofe al casello».
Condizioni favorevoli
E Poliseno ricorda come per anni si è parlato di questo problema ma poi, è caduto nel dimenticatoio.
«In un momento storico come quello attuale - continua il sindaco - dove si discute animatamente sulla possibilità, o meno di fare nuove opere o di perseguirne altre che sono già in corso questa autostrada è una grandissima opportunità soprattutto per le condizioni politiche che si sono formate in questo momento».
Il riferimento è ai «suoi colleghi di governo» che ne hanno fatto una battaglia politica ma, ad ora «la barriera è ancora qui». «Colga questa sfida - conclude Poliseno - e tutto questo territorio gliene sarà molto riconoscente».
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