EMERGENZA
Caro bollette, 90 famiglie non ce la fanno
Raddoppiate a Cassano Magnago le richieste di aiuti al Comune per i pagamenti

Più di novanta richieste, tutte in regola per essere accolte. Sono per la precisione 92 le domande di aiuto che i cassanesi hanno presentato al Comune nei mesi scorsi di fronte al caro-bollette. Il doppio rispetto al novembre 2021.
Il dato è stato reso noto qualche giorno fa, quando i costi dell’energia che toccano tanto le famiglie quanto le imprese, l’agricoltura e gli enti locali sono stati al centro di un convegno organizzato a Villa Oliva proprio per fare il punto della situazione e ipotizzare strade per il risparmio.
Oltre le attese anche la domanda di aiuti per gli affitti: 79 richieste presentate, tutte accolte, di cui alla chiusura del bando 28 rimanevano fuori dal budget stabilito in prima battuta dal Comune.
Il confronto
Il termometro che misura la difficoltà in cui si trovano le famiglie cassanesi per via dell’aumento dei costi energetici è rappresentato, oltre che dal numero delle adesioni alle ultime misure messe in atto dalla giunta di Pietro Ottaviani e coordinate dall’assessorato ai Servizi sociali che fa capo ad Anna Lodrini, dal raffronto con i due anni precedenti. Stando alle cifre messe a disposizione dopo il convegno Consuma di meno per avere di più, nel giugno 2020, ovvero quando si usciva dal periodo più nero della pandemia, le richieste di aiuto per il pagamento del canone di locazione erano state 59 (cinque non accettate), mentre all’inizio dell’anno successivo 52 (tre non accolte). Contro le 79 dell’ultimo periodo.
Ancora più marcata la distanza se si guarda al settore energetico. Ad ottobre di due anni fa erano arrivate soltanto 11 domande, di cui cinque respinte perché non rispondevano ai criteri del bando, precisa la nota diffusa dopo l’appuntamento a Villa Oliva.
A gennaio 2021, vuoi forse perché lo strumento del bando iniziava ad essere conosciuto meglio, quale strumento per aiutare chi si trovava in difficoltà a fronte della crisi innescata dal Covid, la soglia era arrivata a 35 pratiche accettate. Ma il boom è venuto dopo: 43 domande tutte accolte a novembre dello scorso anno, contro le 92 adesioni dell’ultima finestra di aiuti. Di esse 53 liquidate e le altre in attesa, almeno sino a poche settimane fa.
Caccia ai bandi
l contributi messi a disposizione per le famiglie che non riuscivano più a far fronte alla spesa per luce e gas sono stati calcolati in base al numero dei componenti del nucleo familiare, secondo uno schema che Palazzo Mazzucchelli applica in maniera consolidata. A cambiare è stato invece lo scenario del bisogno.
E mentre l’assessore Lodrini ha seguito le fasi dell’iter per cercare di rispondere nel modo migliore possibile, è l’intera maggioranza a sostenere l’impegno che l’amministrazione mette in campo. «La linea che viene sposata – spiega il consigliere della civica di Ottaviani, Andrea Pisani – è quella di aderire a tutti i bandi possibili per recuperare risorse da mettere a disposizione».
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