LUTTO
Morto a Cassano Magnago, il papà: «Addio Ale»
Dolore per la scomparsa del 38enne

Aveva lavorato in Leonardo, gigante dell’aeronautica, recentemente aveva però trovato una nuova occupazione in Svizzera, Alessandro Occhiato, 38 anni, era padre di due ragazzini bellissimi. Ieri, domenica 5 novembre, tra i primi a piangerne pubblicamente la morte c’era il padre: «Addio Ale, il destino ti ha portato via, mi manchi tanto e non so se posso resistere senza di te, mio carissimo figlio».
Il tragico incidente è stato uno choc per la comunità di Cassano, dove pure Alessandro non era conosciutissimo perché sempre molto impegnato nel lavoro. Lui che aveva lavorato sugli aerei amava i motori, la moto Ducati e la Alfa Romeo. «Sei stato un pezzo di pane, sempre educato, sempre gentile. Ci siamo sentiti poco tempo fa e mi avevi detto che eri venuto anche tu in Svizzera a lavorare, eri contento e anche io lo ero per te - dice un amico in un messaggio -. Parlavi sempre dei tuoi bimbi, del tuo Ducati, della tua Alfa».
«Mi dispiace veramente tanto, roccia perché come sempre se ne vanno troppo presto le persone più buone. Un abbraccio tanto forte Ale…». Nel pomeriggio la notizia si è diffusa tra la comunità di Cassano e tra gli ex colleghi di lavoro che avevano condiviso con lui l’esperienza in Leonardo.
Sotto choc i tantissimi amici appassionati di motori, moto e go-kart, oltre alla famiglia e soprattutto i nipoti che lo amavano infinitamente. Alessandro era un automobilista molto esperto, questo particolare rende ancora più incomprensibile la tragedia che lo ha strappato ai suoi cari.
La famiglia Occhiato è originaria di Vibo Valentia, ma Alessandro non aveva esitato a trasferirsi al nord per inseguire la sua passione per i motori e la meccanica. Nella comunità di Cassano il pensiero è andato immediatamente ai due figli, i ragazzini che l’uomo amava teneramente e che aveva anche nel suo profilo social. Giovanissimi che ora piangono la morte del padre.
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