IL VIOLENTO
Letame nella stanza dei genitori
Maltrattamenti senza fine: ventitreenne finisce in carcere
Violenze, minacce, ma anche umiliazioni e sfregio. Perché il giovane arrestato dai carabinieri ieri, sabato 21 settembre, pur di ottenere il denaro che voleva, una sera dello scorso agosto arrivò addirittura a ricoprire di letame la camera da letto dei genitori, cospargendolo su tutti i mobili, a terra e sui vestiti.
Ieri mattina il ventitreenne è stato portato in carcere in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip Nicoletta Guerrero su richiesta del pubblico ministero Flavia Salvatore.
Qualsiasi altra misura sarebbe risultata inefficace, poiché il tasso di aggressività del cassanese è in continua crescita a causa dell’alcol e degli stupefacenti di cui non può o non vuole fare a meno.
Tra gli episodi più significativi accertati dai carabinieri, uno risale a giugno: il ragazzo nel cuore della notte svegliò tutti chiedendo 70 euro per comprarsi la birra. Dopo qualche ora, un’ulteriore richiesta di 150 per andare a Rimini.
Siccome papà e mamma si rifiutarono di sponsorizzare i suoi vizi, lui colpì il padre con un coltello, che la madre e la fidanzatina riuscirono a strappargli di mano. Ma lui continuò a picchiare con una sedia e con pugni al volto e sulla testa. Ad agosto un altro assalto particolarmente grave, tale da costringere il genitore a dormire in macchina.
La sua colpa era stata quella di tagliare il bancomat, per impedire al figlio di prelevare soldi destinati in stupefacenti.
La reazione fu folle e culminò con lo spargimento di rifiuti e di sterco nella stanza da letto.
I genitori avevano sporto denuncia già a novembre 2018. Poi avevano ritirato ogni accusa e l’indagine venne archiviata. Ma fu solo prolungare l’agonia.
Un’agonia comune a non poche famiglie come dimostra un altro analogo fatto avvenuto di recente proprio a Cassano Magnago e che non di rado viene sottovalutato dalle stesse vittime.
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